HAGER E SIGNORETTI INCONTRANO LA GIUNTA SUL FUTURO DELL’HOTEL ARCO
È il progetto legato alla riqualificazione del compendio ex Hotel Arco il motivo della visita effettuata in comune ad Arco da Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, ossia i proprietari del glorioso albergo in piazza Italia che da anni attende “nuova vita”. Sindaco e giunta (Betta, Bresciani, Miori e Tavernini col presidente Tamburini) si sono incontrati con loro e l’architetto Toffolon (attuale presidente di Italia Nostra) che collabora con Hager e Signoretti: vista la sua sensibilità si pensa che il progetto abbia un certo “rispetto” per l’ambiente.
“Armonica combinazione di destinazioni” è il sunto del progetto che Hager e Signoretti vorrebbero concludere per l’ex Hotel Arco, chiuso da oltre vent’anni e che merita, decisamente, una miglior vita futura. Il progetto è destinato sia ai privati (abitativo dunque) sia ai turisti (residenziale), con una forte valorizzazione del verde e un’edilizia sostenibile (aggettivo che ormai fa parte di qualsiasi discorso di qualsiasi soggetto, assolutamente da tener presente sia chiaro) e che tenga conto del pieno recupero dell’ambiente circostante e dei volumi in questione. In mezzo c’è un’ampia zona verde prevista a carico del privato, 5.000 metri quadri, la riqualificazione di Piazza Italia, l’attraversamento pedonale sul Sarca, una nuova piazza che si affaccia su viale Rovereto con fermata per gli autobus del trasporto pubblico e, ovviamente, nell’ex albergo una sorta di “Smart hotel” con struttura “leggera” di ristorazione. Insomma, appartamenti turistici con servizi in comune. Gli imprenditori hanno chiesto di presentare il loro progetto alla cittadinanza, grazie anche al fatto che la collaborazione tra amministrazione comunale arcense. Contrariamente, com’è noto, a quanto accade in quel di Riva per la ex Cattoi.
Si prevede il progetto entro il 2020 e lavori chiusi entro il 2022, con il placet di Beppo Toffolon, che sarà pure presidente di Italia Nostra ma che l’architetto lo sa fare ed ha detto “Ho chiesto alle associazioni e mi è stato risposto che la mia collaborazione può garantire buoni frutti. Riqualificare questa parte importante di Arco in armonia tra privato e pubblico è fondamentale”.