Fiorio e Parisi (Civica Olivaia): “Manca un progetto su decoro e parcheggi ad Arco”

Nicola Filippi29/11/20244min
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Chiara Parisi e Arianna Fiorio, consigliere comunali di minoranza per “Civica Olivaia”, puntano l’attenzione su degrado, decoro urbano e parcheggi della città di Arco. E non mancano di sottolineare “elementi di criticità”.
“L’arredo urbano è stato scelto lo scorso anno sulla base della proposta progettuale inviata da una ditta su propria iniziativa per una spesa di circa 150.000 euro (Determinazione 368/23). L’impossibilità per il Cantiere comunale di procedere all’installazione ha comportato oggi un’ulteriore spesa per circa 38.000,00 euro, spesa che include il verde – spiegano le due consigliere Parisi e Fiorio – A prescindere dall’inopportunità di iniziare i lavori a ridosso dell’apertura dei mercatini di Natale, appare grave la scelta di intervenire sul parcheggio ex Carmellini un semplice restyling – il numero dei posti auto rimarrà invariato, invece di iniziare dal potenziamento del parcheggio di Caneve che avrebbe consentito di alleggerire la pressione sul centro, come previsto dal Pums”.
“Riteniamo che il nuovo arredo urbano, che auspichiamo essere bello e funzionale, sarà solo una goccia nel mare rispetto allo stato di trascuratezza in cui versa la città – sottolineano le due consigliere di “Civica Olivaia” – Una vera azione di abbellimento implicherebbe a nostro avviso una progettazione organica affinché gli elementi si raccordino tra loro dall’illuminazione pubblica alla pavimentazione, dai dissuasori di velocità agli stalli per le biciclette”.
“Senza un progetto unitario – spiegano ancora – c’è il rischio che qualche fioriera e panchina costituiscano solo una spolveratina di nuovo, quasi uno spot elettorale, più che un vero miglioramento della qualità urbana del centro storico di Arco”.
“Non passa certo inosservato lo stato di abbandono del centro storico – affermano infine – Da Palazzo Panni dove chi entra in biblioteca è accolto dai bidoni della spazzatura, dall’incuria delle sue facciate con davanzali coperti da ragnatele e fioriere mal tenute, all’entrata del museo Segantini di fatto invisibile, se non per una scritta posizionata a terra (non dovrebbe essere il terzo museo segantiniano al mondo?). Tutta la pavimentazione del centro, piazze, viali, marciapiedi e vicoli è sconnessa, con buche pericolose; i lampioni offuscati da insetti, la segnaletica stradale confusa, le soste per carico e scarico non rispettate, i vasi e le aiuole nel centro non curati”.
“Questo intervento tampone fa tornare alla mente il precedente acquisto degli arredi, le famose “forme di formaggio” in pietra, finite poi alle Braile e forzatamente trasformate in panchine, l’elemento per la ricarica elettrica al parcheggio “Al Ponte” mai funzionante, le vespette stilizzate ora arrugginite – concludono Parisi e Fiorio – Crediamo che il decoro urbano sia un elemento importante che necessiti di cura e attenzione e di condivisione, per garantire la giusta armonia con corretto inserimento di tutti gli elementi, compresa la pianificazione dei percorsi pedonali e delle aree di sosta”.

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