Riva del Garda è «Città del vino»

Redazione29/11/20243min
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Si è svolta in Municipio la cerimonia di consegna della targa stradale di «Città del vino», che ha ufficializzato l’adesione di Riva del Garda alla relativa associazione nazionale.
Istituita a Siena il 21 marzo 1987, «Città del vino» è una rete di comuni a vocazione vitivinicola e di enti territoriali, depositari di almeno una DOP e IGP, che opera per la loro valorizzazione e rappresenta un ideale itinerario tra paesi e città che custodiscono tradizioni, storia e cultura del vino. Collabora a progetti di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela del paesaggio e dell’assetto del territorio, e alla valorizzazione delle produzioni enologiche e dei vitigni autoctoni. Un parte importante della sua attività è il lavoro con le istituzioni regionali e nazionali per favorire atti e norme a sostegno del vino italiano e dell’enoturismo.

Alla cerimonia hanno preso parte per Riva del Garda il sindaco Cristina Santi e l’assessore alle attività economiche Lorenzo Pozzer; per l’associazione c’era una delegazione guidata dal presidente nazionale Angelo Radica, dal presidente degli ambasciatori Carlo Rossi e dal coordinatore regionale Franco Nicolodi.

«Riva del Garda è un comune molto importante nella produzione del vino -ha detto il presidente Radica- che vanta diverse eccellenze, oltre a essere una città bella e importante, per cui è un onore per noi che sia ora una dei nostri 510 associati. Siamo in crescita, nei tre anni della mia presidenza sono 56 in più. Oltre alla promozione, con tante iniziative di carattere nazionale, diamo anche strumenti di supporto, ad esempio nel campo delle energie alternative, un tema importante, complesso e delicato; oppure la carta per il turista enogastronomico sostenibile, vademecum per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale; e concorsi, progetti, eventi».

«È stato un percorso travagliato -ha detto il sindaco Santi- che se finalmente è giunto alla meta lo dobbiamo all’assessore Pozzer, che ringrazio del suo lavoro e del suo impegno. Ci tenevamo perché lo dobbiamo alla nostra Agraria, che è una nostra eccellenza e lo merita».

«Per il futuro -ha aggiunto il sindaco- dovremo lavorare con l’Apt perché gli operatori del territorio promuovano i nostri prodotti. Io soffro quando al ristorante trovo in tavola l’olio di altri posti d’Italia. Se sono in Toscana apprezzo di trovare l’olio toscano, ma se mi trovo nel Garda trentino mi aspetto di trovare l’olio del Garda trentino. Dobbiamo essere noi i primi promotori dei nostri prodotti».