Coppola (Verdi): “No al campo da golf a Nago, quei terreni hanno il vincolo di usi civici”

Nicola Filippi08/06/20244min
Golf swing



 

“No al golf da 18 buche sul Monte Baldo”: questo il titolo dell’interrogazione inoltrata da Lucia Coppola, consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra, al presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini, per riaccendere l’attenzione sull’idea dell’imprenditore Roberto De Laurentis, presidente della Alto Garda Golf srl, di realizzare un campo a 18 buche in località Daine, sopra l’abitato di Nago. Progetto, come raccontato da “La Busa”, che invece trova l’apprezzamento di Silvio Rigatti, Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A.
“Quei terreni sono gestiti dall’amministrazione comunale ma soggetti al vincolo di usi civici – scrive la consigliera provinciale Coppola – Questa destinazione appare in chiaro contrasto con la normativa nazionale e la giurisprudenza. La Rivista quadrimestrale di Diritto dell’Ambiente – anno 2022 / numero 3 riporta: “Le norme della l. 168/2017 sono costituzionalmente ispirate ad una lettura più attenta degli articoli 2, 9, 42, secondo comma, e 43 della Carta fondamentale e riconoscono i domini collettivi, comunque denominati, come ordinamenti giuridici primari delle comunità originarie, con personalità giuridica di diritto privato e autonomia statutaria, soggetti alla Costituzione, dotati di capacità di auto-normazione e di gestione del patrimonio naturale, economico e culturale, che fa capo alla base territoriale della proprietà collettiva, considerata come comproprietà inter-generazionale. Si tratta a tutti gli effetti dell’istituzionalizzazione di un vero e proprio tertium genus fra la proprietà privata e quella pubblica. Queste nuove regole generali valgono per tutte le proprietà collettive esistenti e devono essere rispettate dalle Regioni nelle rispettive legislazioni”.
I lavori necessari per la sua realizzazione – scrive ancora Lucia Coppola – causerebbero un pesantissimo impatto sul territorio dell’Alto Garda. Servirebbero grandi scavi e demolizioni di massi erratici alti alcune decine di metri, movimenti di terreno imponenti per la realizzazione di terrazzamenti di diversi metri cubi, il tutto in un’area che è soggetta a inderogabili vincoli per la presenza estesa e uniforme di testimonianze della Grande Guerra”. Per il progetto del golf è stato anche richiesto il parere del Museo della Guerra di Rovereto che, in un passaggio, precisa: “La parte prevalente dei manufatti individuati si trova in discreto o buono stato di conservazione e potrebbe essere passibile di conservazione e valorizzazione mediante semplici interventi di pulizia e ripristino dei luoghi… l’eventuale intervento di realizzazione dell’impianto sportivo, se autorizzato, dovrà necessariamente tener conto di tali preesistenze”.
“Si tratta di un’opera che richiederebbe un investimento ingente, si è ipotizzato un costo di circa 9 milioni di euro con ricadute ambientali, economiche, sociali sia per l’implementazione che per i successivi costi di esercizio – conclude la consigliera Coppola – Tutto il progetto sembra sottostimare e sottovalutare le ricadute che ci saranno. Il monte Baldo è considerato il “Giardino Botanico d’Europa” per la sua folta e composita flora, tanto da meritarsi la candidatura a Patrimonio Unesco”.

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