Coop Mimosa, fine di un’epoca a Riva del Garda
Il 29 luglio del 1980 dodici donne davano il via a quella che per quasi quarant’anni sarà la Cooperativa Mimosa. Cooperativa che ora si vede costretta a chiudere in liquidazione coatta amministrativa, una procedura alternativa rispetto al fallimento che da un lato determina la liquidazione dei beni dell’imprenditore al fine della soddisfazione dei creditori, e, dall’altro, si caratterizza per la finalità pubblicistica, poiché ad essere tutelato, anche prima della classe creditoria, è l’interesse pubblico legato alla natura o all’attività dell’impresa.
La cooperativa ha operato nel campo del turismo, delle pulizie, dei servizi in genere, in quello sociosanitario e di eventi e fiere. La delibera della Giunta Fugatti di venerdì 25 marzo non lascia scampo ad equivoci o fraintendimenti: liquidazione coatta amministrativa.
Una perdita d’esercizio di oltre 500 mila Euro nel 2020, un altro bilancio in rosso nel 2021, salito a circa 800 mila, non hanno lasciato spazio nemmeno all’attuale commissario liquidatore nominato dalla Provincia, Franco Sebastiani, il quale aveva già affiancato la Cooperativa nel suo cammino dall’agosto scorso. Uno stato di crisi “irreversibile” dettato dalle operazioni di riorganizzazione che non hanno portato alla tanto sperata “soluzione”, ossia tornare a rimettere a posto i conti dal profondo rosso in cui la Cooperativa è piombata.
Ora si apre la ricerca della soluzione per gli attuali 270 dipendenti, dislocati perlopiù in Trentino ma una sessantina anche fuori provincia.
Tocca ora, dunque, al dottor Sebastiani, indicato anche dal presidente Floriani Migliorini, affrontare la questione dei dipendenti e, purtroppo, chiudere un’attività che per l’Alto Garda era un punto di riferimento per tantissimi lavoratori. Purtroppo le condizioni in cui si era arrivati non potevano più garantire una continuità aziendale. Ultima, ma non per questo ininfluente, la perdita del ricorso per la gestione del Camping Brione.
Sulla questione è intervenuto anche l’ex onorevole Mauro Ottobre: “L’imminente liquidazione della Cooperativa Mimosa – scrive – che rischia seriamente di lasciare a casa oltre trecento dipendenti, sta avvenendo nello sconcertante silenzio generale della politica locale e provinciale. Un ulteriore segnale drammatico della mancanza di rappresentanza del nostro territorio a livello provinciale. Una politica assente, che non si occupa del lavoro e dei lavoratori, non fa certo un buon servizio. Gravi responsabilità in questo caso anche della governance provinciale, che non sta facendo nulla per salvare la cooperativa: possibile che si sono salvate funivie, punti nascita e quant’altro in altri territori, spendendo milioni di Euro, mentre qua non si fa nulla? Lancio un appello al governatore Maurizio Fugatti, dal quale mi aspetto che intervenga in un caso così importante per tutelare il lavoro delle persone”.