La nuova Residenza Sanitaria Assistenziale di Riva pronta nel 2023

Claudio Chiarani18/03/20223min
CASA RIPOSO RSA RIVA


L’anno prossimo, sempreché non insorgano problemi di natura sanitaria che facciano ritardare un iter avviato nel lontano 2010, Riva del Garda avrà la sua nuova Residenza Sanitaria Assistenziale, o RSA che dir si voglia, che sta sorgendo dietro il vecchio ospedale, confina da una parte con il Comprensorio C9 e dall’altra con la Casa di Riposo Città di Riva. Il compendio socioassistenziale rivano denominato “Cittadella dell’Accoglienza” sta, dunque, piano piano andando avanti e giungerà a fine lavori come detto nel 2023. Il presidente Lucio Matteotti ne dà notizia alla stampa, confermando che i lavori nel cantiere stanno procedendo dopo lo stop imposto dalla recente pandemia dovuta al Coronavirus. Pandemia che ha causato e sta causando diversi problemi, perché dopo il confinamento e l’impossibilità di andare avanti col cantiere ora c’è la difficoltà di reperire i materiali e l’aumento che le materie prime hanno subito a causa di tutto ciò che ciascuno di noi ha passato. Oggi, però, c’è la ripresa a “pieni giri” e Matteotti è fiducioso che la nuova Rsa si possa aprire all’inizio del 2023, dunque tra nove/dieci mesi al massimo. Ossia, il cantiere terminerà i lavori per ottobre prossimo, poi gli altri mesi saranno necessari agli allestimenti interni e mettere la struttura in grado di essere operativa al 100%. Tredici anni, dunque, dal concorso d’idee all’ulteriore “iniezione” da parte della provincia di un contributo per un milione e 156.000 euro finalizzato all’acquisto di attrezzature e arredi per un preventivo stimato di circa 1,4 milioni di euro. Le incognite, la pandemia, i rallentamenti, il confinamento, le varianti di spesa resesi necessarie a causa di tutto ciò, hanno innescato un aumento dei costi generali per la realizzazione della Cittadella, che porterà la spesa complessiva alla fine dei lavori sui circa undici milioni e mezzo di euro di spesa. In mezzo a tutto questo, a fronte degli accordi presi a suo tempo tra le parti, impegno di spesa in franchigia (500 mila euro) preso dalla struttura Città di Riva che ha ridotto l’ultima variante che ha concesso un contributo da 600 mila a 100.000 euro ci sarà anche una riduzione dei previsti cento posti letto a 86. 14 posti letto fondamentali, li ha definiti alla stampa Matteotti, perché garantire una completa disponibilità a 100 (60 nella nuova Cittadella e 40 nell’attuale Città di Riva) sono il minimo per garantire il sostentamento finanziario all’intera struttura. Su questo, però, la giunta provinciale non si è ancora espressa.

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