Variante 13 a Riva, passa la Prima adozione
Primo passo verso la “città pedonale”, prima adozione per la variante 13 bis che nei giorni scorsi è stata “licenziata” dal commissario Nicolò Pedrazzoli per la soddisfazione dell’assessore Mauro Malfer. Non che sia finita qui, anzi. Di strada da fare ce n’è ancora tanta, ma intanto è stata posata la prima pietra di quello che è il Piano regolatore rivano, ossia il documento più importante ai fini della pianificazione urbanistica della città. Per l’ovvia soddisfazione dell’assessore referente, appunto, Mauro Malfer. In estrema sintesi nella variante 13 bis sono contenuti gli accordi per l’area ex Cattoi, la demolizione del compendio ex Buzzi a Ceole dove sorgerà il nuovo cantiere comunale e il Centro recupero Materiali (Crm), lo spostamento dell’impianto Benacense e ciò che sorgerà sull’area di San Cassiano, ossia il deposito di Trentino Trasporti sulle ceneri è il caso di dire dell’area archeologica ritenuta non “interessante” dalla Soprintendenza. Tutto ciò che l’assessore Malfer ha proposto nella documentazione presentata al commissario, dunque, è stato recepito. Dopo la pubblicazione della variante ci saranno trenta giorni di tempo per osservazioni e risposte, ma se tutto va bene a marzo 2024 potrebbe arrivare l’adozione definitiva. Dunque, per la ex Cattoi la società che ne detiene la proprietà (VR 101214, Hager e Signoretti) cedono al Comune 15.000 metri quadri per farne un parco pubblico che sarà realizzato a spese della proprietà stessa. Hager e Signoretti potranno edificare due palazzine sui rimanenti 3.300 metri quadri di superficie sui 4.200 d’intervento previsti. Quattro e cinque metri fuori terra, rispettivamente per le due nuove costruzioni. Ex Buzzi Unicem a Ceole: saranno demoliti 99.000 metri cubi (l’attuale cementificio) per realizzare il nuovo Centro di recupero Materiali e il nuovo cantiere comunale, lasciando così liberi circa 10.000 metri quadri a ridosso dell’Istituto Floriani (che potrebbero rivelarsi utili allo stesso.) San Cassiano: Trentino Trasporti ne detiene la proprietà, la destinazione è agricola e la loro riclassificazione permetterà la realizzazione del nuovo deposito degli autobus dell’azienda trentina. Stazione viale Trento: con lo spostamento saranno “liberi” tremila metri quadri di terreno per farne un polmone verde. Campo Benacense: sarà spazio pubblico mantenendo le tribune disegnate dall’architetto Giancarlo Maroni. Sarà la prossima area sportiva per il Bike Festival e altri eventi? Il campo da calcio sarà logicamente spostato altrove (dove?), la recinzione e la pista d’atletica saranno eliminate e l’accesso al lago sarà più diretto da viale Rovereto. Ex Miralago: via tutte le “superfetazioni”, ossia quelle realizzazioni che non erano contenute nel progetto originario e costruite dopo il compendio principale, aumentando del 10% la cubatura dell’immobile principale. L’utilizzo? Pubblico.