Ufficio Agenzia delle Entrate di Riva, lite tra Comuni per l’affitto
L’ufficio della Agenzia delle Entrate è tutt’ora aperto a Riva del Garda grazie al fatto che i locali, di proprietà del Comune, sono concessi da qualche anno ad uso gratuito a Palazzo Pretorio di Riva del Garda. Un accordo prevedeva che le Amministrazioni Comunali limitrofe contribuissero per il 50 % della copertura della spesa di affitto, calcolato sulla base della popolazione residente, cioè 19.000 Euro annui.
In fase di rinnovo del contratto di concessione dei locali e dell’accordo tra i Comuni, però, Riva si è sentita dare l’indisponibilità del Comune di Arco nella compartecipazione, precisando che all’ombra del Castello vengono messi a disposizione gratuitamente servizi che interessano l’intera comunità.
In una nota l’assessore di Riva Luca Grazioli evidenzia anche il fatto che “…i Comuni di Dro, Drena e Nago Torbole non hanno addirittura risposto ai diversi solleciti, dimostrando, a nostro dire, poco rispetto istituzionale”.
Un’ulteriore “sassolino” sul difficile cammino delle due principali amministrazioni territoriali che, ultimamente, trovano sempre un qualche “inciampo” nel dialogo compartecipativo (leggasi Mag, Corpo di Polizia Locale Intercomunale, e altri). La nota nota stampa dell’assessore comunale Luca Grazioli specifica, inoltre, che “l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate è di riferimento per la circoscrizione territoriale dei Comuni di Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago-Torbole, Riva del Garda e Tenno, ma anche da Malcesine e Limone sul Garda ed ha un’importanza strategica per tutti i professionisti del territorio a nord del lago di Garda e crea occupazione nella zona per il personale in forza lavoro. Il Comune di Riva del Garda, considerando l’interesse determinante nel mantenere questo servizio per i cittadini, indistintamente dai confini geografici, si farà carico così di coprire l’84% dei costi totali, per i prossimi 5 anni. La mancanza puramente “politica” – conclude Grazioli- ci fa capire “i valori” di certe amministrazioni e quella di Arco si dimostra proprio capofila”.
La risposta del sindaco di Arco Alessandro Betta non si è fatta attendere e anche i primi cittadini di Dro, Nago Torbole e Drena hanno preso posizione dopo le affermazioni dell’assessore rivano Luca Grazioli. Betta in primis ha sottolineato come la disponibilità in area “sovracomunale” di spazi possa compensarsi visto che ad Arco, per esempio, si trovano locali che ospitano in maniera gratuita associazioni come il Centro Giovani intercomunale, la Croce Rossa Basso Sarca e il gruppo dei “Nuvola” della Protezione Civile. La sede in cui discutere il tutto, sottolinea il sindaco di Arco è la Conferenza dei sindaci, tavolo di lavoro dove tutte queste criticità vanno discusse e possibilmente risolte. Anche il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi, citando la delibera della sua giunta con la quale Nago Torbole approva fino al 2025 la compartecipazione alla spesa con circa duemila euro all’anno, “sconfessando” così l’assessore Grazioli, e respingendo le accuse al mittente, pregandolo d’informarsi meglio e prima di fare certe affermazioni. Idem la sindaca di Drena Giovanna Chiarani, la quale ammette che il suo Comune ha necessità di una rete di convenzioni e collaborazioni, ma che i toni di Grazioli così non sono certo concilianti. Anche Drena è sempre stata disponibile al dialogo, ma Riva vuol sempre fare di testa sua.