TRUFFA AI DANNI DI ARCESE PER OLTRE UN MILIONE DI EURO
Un milione e 280mila euro per la precisione, l’ammontare della cifra che la chiusura delle indagini della Guardia di Finanza ha constatato perpetrata ai danni di Arcese, l’azienda di trasporti di Arco guidata dall’imprenditore Eleuterio Arcese. Sono state denunciate otto persone per truffa, tre dipendenti di Arcese diretti, gli altri di aziende come la veneta “B Pack sas” e la lombarda “Sos L’Officina S.r.l.” ai quali sono stati contestati illeciti amministrativi. Dipendenti infedeli e amministratori di terze società altrettanto infedeli, che ora dovranno rispondere davanti ai Giudici del loro illecito operato ai danni dell’azienda di trasporti che ha sede in via Aldo Moro, ad Arco. L’indagine, condotta dal PM Fabrizio De Angelis ha chiuso le fila rinviando a giudizio otto persone che dovranno rispondere di illeciti amministrativi, ossia una truffa ben organizzata e che dovrà, logicamente essere dimostrata in sede di giudizio. Accusa che contesta come ad Arcese si mettessero in conto pezzi di ricambio inutili, ovviamente ben pagati, che successivamente venivano rivenduti generando, quindi, un “doppio guadagno”. Associazione a delinquere, truffa aggravata, ricettazione e reati fiscali le accuse mosse nei confronti degli indagati che ora sono chiamati a difendersi contestando, se possibile quanto loro mosso contro. Centinai di ordini inutili per pezzi di ricambio non necessari, insomma, che poi il gruppo dirottava ad altra vendita. Bolle e fatture false per consegne mai di fatto avvenute, lavori mai fatti dove i pezzi di ricambio (che non arrivavano) venivano sostituiti dai complici della seconda officina cui la prima li “spediva”. Il “guadagno” era spartito tra tutte le persone coinvolte a seconda del ruolo. Ora, ad inchiesta chiusa, gli indagati hanno venti giorni per essere ascoltati dal giudice o presentare memorie difensive, con Arcese che si costituirà logicamente parte civile nel processo.