SUL TRIMARANO PIÙ GRANDE AL MONDO LA “MANO” DI UN RIVANO
Si chiama “Sodebo” ed è il più grande trimarano mai costruito al mondo con lo scopo di battere ogni record possibile. L’ok alla navigazione l’ha dato un rivano “doc” nei giorni antecedenti la presentazione alla stampa dell’imbarcazione, lunga 32 metri e che fa paura solo a guardarla. “Figuratevi a navigarci sopra” ci ha detto Fabrizio “Bicio” Nicotera, responsabile del controllo qualità finale (per dirla in maniera molto semplice si tratta di un’ecografia con ultrasuoni che si utilizza anche per controllare le strutture degli aeroplani costruiti in materiale composito) della Persico Marine di Nembro (BG) che ha costruito la traversa posteriore (dove sono concentrati tutti gli sforzi cui l’imbarcazione è sottoposta durante la navigazione) e i “foils” (non tutta l’imbarcazione) e il cui OK dopo le verifiche sui pezzi costruiti ha permesso di “svelare” al pubblico la barca. “La barca è una pazzia – ha detto in occasione della presentazione al mondo Thomas Codeville, lo skipper di Sodebo ad Oslo presso il quartier generale di Helly Hansen pochi giorni prima di farla vedere al mondo intero – ed è qualcosa che nessuno ha mai visto prima al mondo”. In effetti il trimarano fa davvero “paura”, senza pensare che il tutto è costato circa 10 milioni di euro d’investimento. Adesso il popolare “Bicio” attende con ansia comprensibile di vedere come naviga Sodebo. Fabrizio Nicotera, “quality manager” alla Persico Marine è sempre molto attento e meticoloso, ha accumulato tanta esperienza nel campo grazie ai controlli fatti sulle imbarcazioni che hanno preso parte alla Volvo Ocean Race, la popolare regata intorno al mondo che ha seguito per due edizioni.