Segnana: “Massima attenzione all’Ospedale di Arco”. Venerdì 31 la visita del Viceministro
“È stato un incontro partecipato e proficuo, soprattutto un’occasione per confrontarsi in modo condiviso sull’Ospedale di Arco”. È stato con queste parole che l’assessore alla salute Stefania Segnana ha commentato la riunione con il Consiglio per la Salute, organizzata presso la sede della Comunità Alto Garda e Ledro martedì 22 gennaio.
All’appuntamento erano presenti il presidente della Comunità alto gardesana Mauro Malfer accompagnato da alcuni assessori, i sindaci di Arco, Ledro, Dro, Nago Torbole, Tenno, Drena e Riva del Garda, oltre al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Paolo Bordon e al dirigente generale del Dipartimento provinciale Giancarlo Ruscitti. All’ordine del giorno vi era appunto l’ospedale di Arco, il punto nascita e il potenziamento del pronto soccorso alla luce di quanto previsto dal protocollo sottoscritto con l’Azienda sanitaria provinciale nel giugno del 2016.
Proprio l’estate scorsa l’assessore Stefania Segnana ha incontrato il ministro Grillo e successivamente il ministro Speranza, il quale ha appoggiato l’intenzione di chiedere l’apertura di un tavolo per la revisione dei criteri dei Punti Nascita, a cui è seguita l’approvazione in Commissione Salute della richiesta di apertura del tavolo tecnico. Pochi giorni fa l’assessore Segnana ha incontrato il viceministro Sileri, il presidente del Comitato Punti Nascita Nazionale Iorizzo e il direttore generale del Ministero alla Salute Urbani, che hanno approvato l’apertura del tavolo: “E’ stato in quell’occasione che il viceministro Pierpaolo Sileri – ha concluso Stefania Segnana – ci ha confermato il suo arrivo per il 31 gennaio per visitare l’ospedale di Arco”.
Gli amministratori locali hanno ringraziato l’amministrazione provinciale per averli messo al corrente del percorso intrapreso e delle azioni portate avanti in questi mesi.
Il presidente Malfer ha ribadito con forza la richiesta di garantire servizi di alta qualità e soprattutto sicuri. Sicurezza che riguarda sia le mamme che i nascituri per quel che concerne il punto nascita, ma che deve essere garantita anche al Pronto Soccorso che durante la stagione turistica diventa un fondamentale presidio con un bacino di utenti elevatissimo. Nel corso della riunione è stata sottolineata l’impellente necessità di rendere pienamente attuativo quanto previsto nel protocollo e qualche preoccupazione è stata espressa rispetto a un depotenziamento dell’ospedale. Un aspetto subito confutato dal direttore generale Bordon, che ha avuto modo di spiegare i servizi implementati presso l’ospedale dal 2016, data della firma del protocollo.
Per quello che riguarda il Centro provinciale di Procreazione Medicalmente Assistita di Arco, durante il 2019 sono stati eseguiti 118 interventi di chirurgia andrologica con un incremento di 39 interventi rispetto al 2018; sempre nel 2019 sono state 866 le prestazioni ambulatoriali specialistiche effettuate, 184 pazienti i pazienti dimessi e 7.951 le prestazioni specialistico ambulatoriali erogate.