“SCHEDATI” I BASE JUMPER AL BRENTO, PIÙ INFORMAZIONI A CHI SI LANCIA

Grazie ad una nuova associazione che si chiama “Montagna Viva” la cui presidente è Cristina Petàli, Ente del Terzo Settore secondo le nuove denominazioni introdotte nell’ordinamento giuridico italiano dal decreto legislativo 117 del 2017, ora chi desidera saltare dal Becco dell’Aquila “dovrà” presentarsi munito di referenze ai jumper locali i quali, verificato che si tratta di atleti con esperienza di salti e grado di preparazione adatto a saltare da quella parete, rilasceranno un “OK” al trasporto in zona salto. A spiegarlo il decano dei Base Jumper del Brento, quel Maurizio Di Palma che da dieci anni ha scelto di vivere all’ombra della parete da cui, per primo saltò Bepi Hoffer e diede, di fatto, il via al Base Jump del Brento. “Stanchi degli incidenti – spiega Di Palma – che mettono in cattiva luce sulla nostra amata disciplina sportiva ci siamo organizzati per limitare al massimo l’improvvisazione. Troppa gente inesperta che saliva al Becco dell’Aquila e saltava senza sapere se le condizioni meteo lo permettevano. Oggi chi arriva si presenta ai nostri addetti, fornisce le informazioni sul posto o, meglio, compila un formulario sul nostro sito web prima di arrivare con tutte le informazioni richieste. Una volta qui gli diamo, se è il caso, l’OK per salire sui mezzi per andare in zona salto.” Oltre a ciò, fatto che non impedirà mai comunque a chiunque di raggiungere il Becco dell’Aquila e saltare senza dirlo a nessuno, Montagna Viva si occupa di tutti gli aspetti legati alla montagna e al suo viverla, così come gestisce i tre mezzi che sono a disposizione dei jumper per salire e saltare nel vuoto. “Abbiamo anche mappato la parete e la zona atterraggio – spiega sempre Di Palma – come se fosse un’enorme “battaglia navale.” Così facendo siamo in grado di dare le coordinate esatte di dove uno atterra in caso d’incidente, lo scopo fornire al Soccorso Alpino col quale siamo sempre in contatto. Insomma, basta improvvisazione. Una volta riempita la scheda il jumper trova il mezzo di trasporto e tutte le info necessarie a saltare in sicurezza. Certo, come dicevo impedire di salire a chi voglia farlo senza dirlo è impossibile, ma così rispetti le regole, così come se apri il paracadute troppo basso ti prendi un cartellino giallo, se lo fai due volte uno rosso e divieto di saltare qui per un anno. Qualora tu non sia un esperto noi ti possiamo anche fare un corso sul posto perché il Brento lo viviamo sette giorni su sette.”