RUGBY BENACENSE E COMUNE, PROVE DI DIALOGO

Tanto tuonò che piovve, direbbe un antico filosofo, il che sta a significare che dopo tante “proteste” finalmente tra due s’inizia a parlare. E così è accaduto che tra l’amministrazione comunale e la società Rugby Benacense qualcosa si è mosso. Grazie anche all’ultima garbata Protesta inscenata dalla società rivana della palla ovale in piazza, un allenamento tanto per far capire che anche loro ci sono e meritano perlomeno attenzione. La richiesta di poter gestire un campo sportivo (nella fattispecie quello del rione Degasperi partecipando a regolare Bando) dove allenarsi senza tanti problemi (ma concordando con altre esigenze orari e possibilità logicamente) ha ottenuto ascolto. L’assessore Alessio Zanoni ha accolto una delegazione a Palazzo Pretorio, ma per quanto concerne un Bando di gara per la gestione almeno per il momento le distanze tra le due parti sembrano ancora lontane. Perché per l’assessore non ci sono “rilevanze economiche” in ballo, dunque non esiste la possibilità di un Bando per l’assegnazione essendo il campo una struttura per la quale non si ravvede ne obbligo né necessità. Per il Rugby Benacense, invece, si ravvedono similitudini con altre gestioni, ma per ora però almeno su questo fronte non si ravvedono spiragli. “Forse sulla quantificazione delle ore concesse però si – ha detto al termine dell’incontro il presidente del Rugby Benacense Tommaso Caceffo – ma per ora ringrazio l’assessore per la possibilità e l’ascolto che ci è stato dato. Vedremo se aumentando le ore al Rione Due Giugno, campo sempre gestito dalla società U.S. Riva si potranno liberare altre al Rione Degasperi.” Per ora, dunque, e almeno fino a maggio si va avanti così, poi con l’aumento degli allenamenti per i giovanissimi che alle nove di sera non possono certo scendere in campo il problema tornerà a farsi “vivo”.