Riva del Garda piange Mario Zucchelli
Mario Zucchelli non c’è più: l’acuirsi improvviso di un malessere ha stroncato la sua pur forte fibra. La comunità altogardesana perde un indiscusso protagonista della vita pubblica degli ultimi decenni. 82 anni, da tempo ricoverato presso la Casa di Riposo di Dro, era uno dei decani degli albergatori locali, gestore prima dell’Hotel San Marco in viale Roma a Riva e poi dell’Hotel Paradiso a Torbole. Fin dai primi anni di attività capì la necessità di modificare le modalità ricettive legate all’accoglienza, diventando uno dei più validi innovatori nel campo turistico. In breve si appassionò della gestione della cosa pubblica, militando dapprima nel Pci per poi traferirsi nel Psi ed entrando in consiglio comunale all’opposizione. Fu col sindaco Mario Matteotti che Zucchelli potè esprimere al massimo le sue potenzialità politiche ricoprendo la carica di assessore: a lui è legata l’introduzione sul lago della prima colonia di cigni, progenitrice dell’attuale. Dopo un lungo periodo di allontanamento dalla vita politica attiva, durante il quale si dedicò anima e corpo alla sua attività e all’Associazione Albergatori locale nel direttivo della quale fu presente per molti anni, rientrò in consiglio comunale a capo di una lista civica. Fu assessore del sindaco Enzo Bassetti, mentre con Claudio Molinari, dopo essere approdato al Patt, rivestì l’incarico di presidente del consiglio comunale. Una vita vissuta da protagonista dei cambiamenti della sua città, di alcuni dei quali fu artefice, come nel caso della realizzazione del sistema di fognature cittadine che finalmente impedì alle acque nere di sversarsi direttamente a lago. Il ricordo che ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto è quello di un uomo onesto, corretto e impegnato, «un politico vecchio stampo», insomma, come lo ha ricordato il compagno di partito Renato Ballardini. Che, detto oggi, suona davvero come il più elegante dei riconoscimenti. Che la terra gli sia lieve.