Ospedale di Arco, potenziato il Pronto Soccorso

Redazione03/08/20233min
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L’assessore Provinciale alla salute Stefania Segnana, affiancata dal direttore generale dell’APSS Antonio Ferro con il direttore dell’ospedale di Arco Andrea Ziglio, ha incontrato i nuovi direttori delle Unità operative del nosocomio arcense di Medicina interna Federica Portolan e di Radiologia Carlo Cosimo Quattrocchi.

Durante la visita sono state illustrate all’assessore provinciale alcune importanti novità, prima fra tutte il potenziamento del Pronto Soccorso, un settore delicato e cruciale, soprattutto in una zona turistica come quella altogardesana. Dal primo settembre arriverà all’ospedale di Arco un nuovo ortopedico e questo consentirà di prendere in carico direttamente al Pronto Soccorso le consulenze che ad oggi vengono spostate su Rovereto, oltre che di potenziare del 25% l’offerta ambulatoriale standard. Altra importante novità è l’assunzione di un radiologo esperto che avrà come sede principale l’ospedale di Arco, della quale sarà Referente per Attività radiologiche innovative, nella persona del dottor Pasquale D’Alessio.

L’assessore Segnana ha colto l’occasione per visitare l’ospedale di Arco, dove sono in fase di conclusione i lavori che porteranno all’istituzione di 10 posti letto di alta intensità e di un’area che in caso di necessità possa essere rapidamente trasformata in una zona di terapia semi intensiva; i posti letto sono legati a una programmazione nazionale, e sono stati finanziati dallo Stato con un importo di quasi 1,2 milioni di euro euro. Fra gli interventi recenti che hanno riguardato l’ospedale di Arco vi è stato quello che ha migliorato la logistica del Pronto Soccorso, con la realizzazione della nuova sezione dell’osservazione breve con 4 posti letto rispetto ai 2 precedenti e l’ampliamento degli spazi, grazie alla ristrutturazione della ex camera calda anche in funzione di osservazione breve e ‘filtro’ per pazienti con malattie infettive. Completata anche realizzazione di una nuova camera calda adiacente alla precedente, per assicurare l’arrivo in zona protetta delle ambulanze; complessivamente si è trattato di un intervento di 60 mila Euro per la parte del Pronto Soccorso e di 270 mila Euro per la camera calda, finanziati sempre nell’ambito della programmazione nazionale legata al Covid.

 


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