Opere Pubbliche a Riva del Garda, tanta la “carne al fuoco” per l’assessore Matteotti
Non solo le opere di completamento interne per il Palazzo Lutti-Salvadori nella cartella dei lavori che l’assessore Pietro Matteotti ha stilato per il bilancio comunale (approvato mercoledì 24 marzo) ma tantissime altre opere che l’amministrazione vorrebbe portare a termine possibilmente entro il mandato. Una previsione triennale che spazia su di una lunga serie d’ambiti e settori. Dall’urbanistica all’ambiente, dal territorio alla viabilità, dall’edilizia alla logistica, dalla gestione finanziaria a quella sociale, culturale e ambientale. Il DUP (Documento Unico di Programmazione) e il Piano delle Opere pubbliche, cita testualmente l’assessore Matteotti nella sua relazione, intende dare ai cittadini il buon governo senza tentennamenti o rinvii, rispettando le indicazioni che la coalizione vincente ha espresso in campagna elettorale.
Ecco, dunque, che attendono risposta l’arredo urbano della piazza della chiesa di S. Giuseppe. Il “People Mover Riva-Arco, il collegamento stradale via Longa-via Brione, la riqualificazione Rione Degasperi-Rione Due Giugno, il miglioramento dell’incrocio a S. Tomaso, la nuova sede dei Vigili del Fuoco e la valorizzazione del Tracciolino o sentiero dei Contrabbandieri, noto anche come sentiero Massimo Torti. L’elenco è lungo e contempla anche il recupero di Maso Ronc, l’immobile che sorge su via Lavino e del quale si sono occupate in un recente passato diverse Associazioni locali. La “trasformazione” in un giardino botanico sembra essere la più “papabile” e per la quale ci sarebbe già un accordo in sede provinciale anche a livello di finanziamento fondi (circa quattro milioni di euro). Poi c’è la rotatoria della statale 118 di via Zandonai, la scuola elementare di Varone e una serie di manutenzioni per un importo (scheda 3 dell’elaborato Matteotti) pari a circa 6 milioni di euro. Tra le grandi opere, terzo blocco del piano è prevista una decisa accelerazione del collegamento stradale S. Giovanni-Cretaccio e Cretaccio-via S. Isidoro con la presentazione del progetto di collegamento con via S. Isidoro entro la fine del 2021. Ma c’è anche lo spostamento dell’attuale Autostazione di Trentino trasporti da viale Trento tramite la cessione dell’area di S. Cassiano, sede d’importanti ritrovamenti archeologici da Trentino Trasporti al Comune che, a sua volta, potrà cedere alla Provincia di Trento l’area del Cantiere comunale, liberandola anche dal punto di vista dell’accessibilità e della mobilità a favore dell’ampliamento e dello sviluppo dell’Istituto Giacomo Floriani verso nuovi indirizzi scolastici ad indirizzo economico-sportivo.