La Seatex di Torbole realizza visiere di protezione “antivirus”
L’idea è venuta al titolare della Seatex di Torbole Luca Gavioli, azienda che normalmente ripara vele per windsurf, kitesurf e barche. Sollecitato in famiglia durante una normale discussione a tema, inutile dirlo, Coronavirus, gli si è accesa la classica lampadina. “Perché non utilizzare il mono-film per fare visiere antivirus – ci dice Luca – e così ho iniziato a mettere giù qualche bozza pratica che ho dato in prova ad un amico che lavora in un supermercato della zona. Data qualche aggiustatina qua e là ho iniziato a produrne altre su richiesta, ma ora devo superare l’iter burocratico per ottenere l’omologazione come Dispositivo di protezione individuale”.
Intanto ha già fornito alcuni campioni alla Croce Rossa e ad alcune ditte che ritengono molto pratico quel sistema di protezione. Il materiale usato è il mono-film che solitamente si usa per le vele, molto leggero come grammatura e spessore, cui viene applicato il supporto per poter essere indossata al capo. Luca Gavioli ne ha già realizzate diverse e le ha date in prova, ma ora come detto per poter avviare una piccola produzione da distribuire alle Case di Riposo, alle Rsa o all’ospedale deve attendere l’ok del Ministero. Il classico timbro, insomma.
Gavioli, che è nativo di Carpi nel modenese ma per amore del Garda e della sua passione, il windsurf logicamente, vive da anni in Busa dove è molto conosciuto. “Ho spedito i miei sistemi di protezione anche in zona a Bergamo ad alcuni amici – aggiunge – e sono piaciute molto. Spero di poter avviare la costruzione al più presto perché, come si sa, le visiere come le mascherine sono utilissime a contrastare la contaminazione tra individui infetti e quelli sani. Come, purtroppo, è avvenuto quando non si capiva bene ancora il pericolo cui sono, invece, sottoposti quotidianamente gli operatori della sanità”.