«Io ci sono camp»: il volontariato dei giovani a Riva del Garda

Stagista04/08/20222min
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È in pieno svolgimento «Io ci sono camp», il camp estivo di volontariato per giovani da 14 a 16 anni dell’Apsp Casa Mia. In questi giorni è al lavoro un gruppo variabile tra 10 e 15 ragazze e ragazzi (ci si può iscrivere per una o più settimane e anche a singoli giorni) che si sta occupando del parco giochi alla spiaggia dei Sabbioni, ridipingendo le panchine e pulendo la zona. La settimana scorsa i ragazzi hanno collaborato al progetto Good Bike, riparando due biciclette recuperate dalla polizia locale che la Caritas di Riva del Garda donerà a qualche famiglia del territorio. Le attività sono tantissime, finalizzate non solo alla cura dei beni comuni, ma anche alla conoscenza del tessuto sociale e dell’associazionismo. I ragazzi, inoltre, collaborano nella conduzione dei centri estivi di tutto l’Alto Garda e di Ledro, per un’esperienza civica e sociale di grande valore.

Realizzato in sinergia con gli enti locali del territorio, il camp consiste in un progetto estivo della durata di quattro settimane (questa in corso è la seconda), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 (pranzo incluso), durante le quali i ragazzi del territorio dell’Alto Garda e Ledro, di provenienza e formazione diversa, si incontrano per vivere un’esperienza comune e per impegnarsi a sostenere progetti utili alla collettività e alla comunità locale, occupandosi di temi come la solidarietà sociale, la promozione della pace e dei diritti umani, l’educazione alla legalità, gli stili di vita sostenibili e la tutela dell’ambiente, attività culturali e ricreative.

I ragazzi hanno ricevuto la visita del vicesindaco Silvia Betta e della responsabile dell’Unità operativa manutenzioni, servizi vari e qualità urbana Ida Pancheri, che a nome dell’amministrazione comunale hanno espresso loro la gratitudine per quanto fatto e l’apprezzamento per la scelta di dedicare la propria estate a un’esperienza di impegno civico e di crescita personale.

Per i ragazzi e gli adulti che volessero collaborare o conoscere meglio il progetto, le porte dell’Apsp sono sempre aperte.


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