Il windsurf diventa “inclusivo” per i ragazzi disabili della Cooperativa Guardini
Marco Aggravi, windsurfista che da cinque anni è volontario all’interno della Cooperativa Amalia Guardini di Rovereto, ha portato la sua passione a diventare un punto di riferimento utile all’inserimento sociale dei ragazzi e delle ragazze ospiti della stessa. Un impegno sociale del tutto volontario per il quale il momento clou si è svolto giovedì scorso 9 settembre presso il Surf Center di Marco Segnana alle foci del Sarca, a Torbole. Un progetto iniziato due anni fa tra le parti che ha visto la sua conclusione in un momento ludico alla presenza della presidente del Coni trentino Paola Mora, del presidente del Panathlon Club Trento Matteo Lazzizzera, di Massimo Bernardoni, presidente del Comitato Paraolimpico Italiano trentino Massimo Bernardoni, di Massimo Deflorian dell’Associazione Provinciali Per i Minori e di Guido Ghersini e Michele Paissan dell’Amalia Guardini.
Provare il windsurf su di un simulatore “a secco”, ossia fisso a terra, e poi andare in canoa sono state le “prove” affrontate dai ragazzi che in una vera e propria “Festa dello sport” si sono messi in mostra davanti ai presenti convenuti per l’occasione. Abbattere le barriere, insomma, per sempre è lo scopo di questa unione tra Aggravi e la cooperativa Guardini.
Un importante obiettivo che si prefigge il velista sarà quello di riuscire a compiere la traversata da Torbole alla Ponale accompagnato dai ragazzi, ciascuno sul proprio windsurf. Il progetto è stato presentato all’Università di Verona, momento al quale hanno partecipato oltre duecento persone.