I sindaci della Busa a Fugatti: “Preoccupano Sanità, Rsa, economia e riaperture”
Una videoconferenza per confrontarsi con il governatore Maurizio Fugatti si è tenuta nei giorni scorsi tra i vertici provinciali e i sindaci della Busa, assieme al vicepresidente Tonina, il direttore dell’Apss Bordon, il dirigente De Col e l’assessore agli Enti locali Gottardi volta a fare il punto della situazione Coronavirus ma, soprattutto, al “dopo”, a quella “fase 2” che seguirà all’emergenza, quando in qualche modo si dovrà ripartire. Passati i lutti e l’emergenza sanitaria, sarà l’economia ad essere la “grande incognita” per la quale gli operatori economici chiedono a gran voce alla Provincia “aiutateci”. Garanzie finanziarie, maggiore flessibilità e, soprattutto liquidità alle aziende e ai privati. “Senza questi strumenti – ha detto Gianni Morandi, primo cittadino di Nago Torbole – non si riuscirà a far fronte a questa emergenza che si trasformerà da sanitaria ad economica”.
Un’emergenza che metterà in seria crisi le amministrazioni, le aziende, i lavoratori non solo del settore turistico alto gardesano che vanta (oggi è meglio dire vantava) oltre tre milioni e mezzo di presenze in stagione (di cui il 50% dalla Germania), denaro che in gran parte finiva anche nelle casse comunali come tributi versati dalle aziende del settore. “Liquidità – ha detto il sindaco di Dro Fravezzi – sia nel settore del commercio sia del turismo in particolare, per la quale ho rivolto un appello all’Unità di Crisi affinché la Provincia possa rivolgersi in tal senso allo Stato.” Il governatore Fugatti con i primi cittadini ha poi discusso dell’aspetto sanitario, ancora primario in questi giorni per superare la crisi pandemica, e di quali azioni sono ancora necessarie per affrontarla, in particolare per le Residenze Sanitarie Assistenziali, le Rsa, e la questione dei Dispositivi di Protezione Individuali (Dpi) tanto necessari ai sanitari impegnati in prima fila. Qui il direttore Bordon ha dato assicurazioni sull’arrivo imminente dei Dpi, elogiando l’organizzazione e il personale dell’ospedale di Arco col reparto di pneumologia in prima fila nell’affrontare l’emergenza Coronavirus. Il sindaco di Arco Betta, infine, ha rivolto al presidente Fugatti la domanda su quando e come eventualmente si riapriranno le scuole del territorio. La didattica, è stato detto tra le righe, potrà riaprire con le dovute misure di sicurezza, ossia la distanza di sicurezza tra gli alunni. Un quesito gestionale di non poco conto, ovviamente.