I Comuni di Magasa e Valvestino presto trentini?
Da anni, non è un segreto, i residenti nel comune di Magasa, che in linea d’aria dista solamente otto chilometri da Storo, hanno una speranza in più di diventare trentini. L’incontro che l’assessore provinciale Lorenzo Ossanna ha avuto poco tempo fa con i due primi cittadini di Magasa Federico Venturini e Davide Pace di Valvestino ha “aperto le porte” alla possibilità che ci sia il concreto passaggio al Trentino. Però serve una legge del Parlamento che possa dare l’approvazione. Da due decenni almeno i residenti ci sperano, ora l’accelerata arriva grazie al fatto che la Provincia di Trento ha appaltato la realizzazione di una galleria che consentirà il collegamento diretto tra la valle bresciana con il Comune di Bondone nella valle del Chiese, i cui lavori dovrebbero partire il prossimo anno.
Il collegamento eviterà ai cittadini di Magasa e Valvestino di sobbarcarsi un tragitto ben più lungo degli otto in linea d’aria, quaranta circa per arrivare a Storo via strada. Isolati dai servizi principali della Provincia di Brescia, con le scuole più vicine a Idro, dove serve una buona mezzora per arrivarci e, in ogni caso, ci si trovano il Liceo scientifico e altre specializzazioni tecniche. Dunque, un’offerta scolastica limitata per chi ambisce ad altro nel proprio percorso scolastico, per trovare altro significa andare a Brescia e almeno un’ora e mezza di macchina.
Federico Venturini, albergatore in Riva del Garda lo va dicendo da tempo che i residenti di Magasa e Valvestino sono trentini da sempre ma che per questo vivono la difficoltà di essere politicamente lombardi ma, allo stesso tempo, forse più trentini per ragioni storiche. Il tunnel, insomma, potrebbe aprire le porte a questo sperato ricongiungimento che Magasa e Valvestino auspicano. La galleria avrà un costo di 34 milioni di euro, finanziati in parte coi Fondi dei Comuni di confine e in parte da fondi dei due Comuni e, ancora, in parte dalla Provincia di Trento e da Regione Lombardia. Trentino e Lombardia sono favorevoli, l’opera è stata finanziata e appaltata, ora serve solamente l’ok del Parlamento dato che è materia costituzionale. I due Comuni, infatti, entrerebbero a far parte della nostra Provincia autonoma. Volontà politica e basta, sostiene Federico Venturini, cosa che se fatta faciliterebbe e di molto la logistica. Basti pensare che il Catasto e il Tribunale sono in Trentino perché i comuni dipendono dalla Corte d’Appello di Rovereto. Spostare i faldoni dei vari casi da prendere in esame tra Brescia e Rovereto, ad esempio, crea sempre un “caos” facilmente immaginabile. Per un territorio con pochi abitanti ma dal potenziale turistico ampio vista la vicinanza al lago di Garda porterebbe in “dote” al marchio “Garda” notevoli possibilità d’offerta agli ospiti del Trentino.