Fedrigoni cede gli immobili, liquidità per nuove tecnologie e ricerca
Nulla di cui preoccuparsi in casa Fedrigoni per la scelta del gruppo aziendale di “vendere” gli immobili di Arco in cui si producono le carte e gli adesivi speciali per poi prenderli in affitto. Tutto si riconduce alla necessità di avere liquidità in cassa per investire in nuove tecnologie. E, addirittura, nuove assunzioni. Nessun dubbio per l’attuale assessore Achille Spinelli sull’operazione cheha annunciato la dirigenza, ma è logico che qualche apprensione per gli oltre ottocento lavoratori dei quattro stabilimenti in Provincia di Trento sia sorta al riguardo. L’intenzione, dunque, come Spinelli ha rassicurato alle maestranze e rappresentanze sindacali, è di avere liquidità al fine d’investire e migliorare l’attuale ciclo produttivo con tecnologie moderne e al passo coi tempi.
Un contratto di “lease back” come si dice in questi casi, ossia una forma particolare di leasing, un contratto di “retro locazione finanziaria” che consiste nella cessione di un bene e nel mantenimento contemporaneo del possesso del bene ceduto per mezzo di un’operazione di locazione. Stipulato con una finanziaria affidabile della durata di qualche decina di anni. Con la Provincia che vigilerà sull’operazione. I lavoratori, dunque, possono stare tranquilli perché, nonostante il mercato della carta abbia subìto un duro rallentamento della produzione, Fedrigoni con questa operazione garantirà un netto miglioramento tecnologico che vedrà in primis ricerca, tecnologia, formazione del personale al centro degli obiettivi del gruppo.
Ma non sarà la Provincia ad acquistare gli immobili oggi di proprietà del gruppo, bensì una finanziaria che, tuttavia, sarà sotto l’occhio attento degli uffici provinciali che dovranno vigilare sull’intera operazione. Rappresentanze sindacali e lavoratori, tuttavia, mantengono alta l’attenzione sull’operazione anche se il confronto sul tema ha un po’ rasserenato gli animi tra le parti. Fedrigoni è leader mondiale delle carte speciali e desidera continuare a esserlo, questo è certo per entrambe le parti, ma serve un confronto continuo la fine di ottenere certezze occupazionali.