Ex Argentina di Arco, ricorso in Cassazione
La Procura di Trento ha depositato il ricorso in Cassazione in merito alla sentenza della Corte d’Appello, emessa l’11 dicembre 2019 sulla vicenda dell’ex Argentina, ossia la lottizzazione Olivenheim in Arco. Tutto da rifare, quindi? Chissà, per mettere la parola fine sulla vicenda servirà almeno un altro anno, anno al termine del quale il verdetto sarà annullato o confermato e che inibisce di fatto la vendita di quanto sottoposto a sequestro preventivo, appartamenti e altre parti invendute del complesso. Caduta l’accusa di lottizzazione abusiva, reato prescritto nel frattempo, con il provvedimento si andrà a chiedere ragione di quello di “abuso edilizio breve” stabilito dalla Corte d’Appello. Insomma, per gli accusati della Cosmi e per i dirigenti dell’ufficio tecnico comunale arcense la parola fine non è ancora stata messa in calce alla vicenda dopo cinque anni di alterne vicende. Il ricorso della Procura si basa sull’errata qualificazione del reato da parte dei giudici della Corte d’Appello (abuso edilizio breve e non lottizzazione abusiva) e l’errata lettura e valutazione della perizia prodotta dal consulente del Tribunale Roberto Maccabruni.