Europa Verde-Verdi Alto Garda e Ledro: “Basta parcheggi a Riva ed Arco”
In merito alla prevista costruzione del parcheggio interrato al Parco della Libertà (ex Cimitero) di Riva del Garda, opera approvata dal Ministero delle Infrastrutture che l’ha inserito nel finanziamento grazie ai Fondi del Pnrr, interviene con una nota l’associazione “Europa Verde-Verdi Alto Garda e Ledro” a firma di Erica Cavagna e Marco Piantoni. Dopo una premessa sulle grandi città europee, come Parigi o Bilbao, dove si stanno organizzando per far approvare il limite di velocità a 30 Km/h nelle zone urbane, l’associazione esprime netta contrarietà all’opera in oggetto. “E nella nostra zona – scrivono Cavagna e Piantoni – i nostri amministratori come stanno progettando la mobilità futura? A Riva del Garda l’Amministrazione comunale esulta per aver ottenuto da Roma il finanziamento per l’opera di un parcheggio interrato nell’area ex cimiteriale proprio in prossimità del centro della città, oltre a questo progettano un nuovo parcheggio a Pregasina, uno ai Campi, uno in via Brione. E non sappiamo ancora se ci sarà un parcheggio di superficie all’ex tennis e cosa ci riserverà l’area ex-Cattoi”.
La nota inviata in redazione prosegue puntando il dito anche verso Arco, città nella quale è volontà dell’amministrazione comunale realizzare un parcheggio sotto l’area ex Tennis in viale delle Palme.
“Ad Arco – proseguono gli ambientalisti – l’Amministrazione comunale ha ancora la volontà di progettare ed eseguire il parcheggio interrato sotto l’area ex tennis (viale delle Palme e parte dei giardini storici), sempre in zona centrale, come non bastassero tutti i nuovi parcheggi approvati con la Variante 15 nel 2020. Come fanno le nostre amministrazioni a considerare sensato l’insistere con azioni diametralmente opposte a quelle implementate da realtà lungimiranti, europee e italiane? Come possono non tenere conto, nella progettazione della nostra mobilità cittadina, dell’esigenza di ridurre le emissioni di CO2, in modo coerente con gli obiettivi dell’agenda 2030?”.
La nota si conclude così: “Noi, Europa Verde Alto Garda e Ledro, non siamo d’accordo con queste opere, ormai dichiarate dalla stessa Europa anacronistiche. Chiediamo che i nuovi progetti e le riqualificazioni diano più spazio alla mobilità sostenibile, quella pedonale, ciclabile, dei mezzi pubblici e in condivisione, moderando il traffico delle auto affinché il cittadino possa ritrovare una città a misura d’uomo dove vincano la salute e l’ambiente”.