Danni dalla piena del Sarca: ecco gli indennizzi fino al 90%
Sono in arrivo i contributi per i soggetti privati danneggiati dall’ondata di maltempo del 2-3-4 ottobre che ha colpito i Comuni situati nei bacini del torrente Noce e del fiume Sarca. Lo ha stabilito la Giunta provinciale, su indicazione del presidente Maurizio Fugatti, stabilendo indennizzi per la riparazione di danni causati ad abitazioni e loro pertinenze, ad e attività agricole e ad altre attività economiche sia aziendali che di lavoro autonomo.
Contributi per abitazioni private e relativi beni mobili
Sono ammesse a contributo le tipologie di spese relative a:
demolizione, riparazione e ricostruzione di immobili adibiti ad abitazione;
pertinenze, arredi ed attrezzature principali delle abitazioni;
sgombero di materiali e altre operazioni funzionali alla riparazione e alla ricostruzione
I contributi riguardano sia gli immobili adibiti ad abitazione e loro pertinenze, sia arredi ed elettrodomestici principali.
Nel dettaglio, per gli immobili l’importo massimo del contributo complessivo concedibile non può in ogni caso superare i 150.000 euro, non sono ammissibili a contributo le spese inferiori a 500 euro. Per gli arredi invece l’importo massimo non può superare i 20.000 euro, non sono ammesse a contributo spese inferiori a 250 euro.
Le spese tecniche rappresentano una delle voci della spesa ammessa e vengono riconosciute nel limite del 10% dell’importo dei lavori e comunque sono ammissibili a contributo nel limite massimo di 20.000,00 euro.
Le domande devono essere presentate alla Provincia autonoma di Trento, Servizio Prevenzione rischi e Centrale unica di emergenza, in base alla modulistica che verrà pubblicata sul sito internet della Provincia.
La misura dei contributi è stabilita in questo modo:
i contributi per gli immobili adibiti ad abitazione principale per il nucleo familiare del proprietario sono pari al 90 % della spesa ammessa (con i limiti visti sopra);
i contributi per le altre abitazioni sono pari al 70% della spesa ammessa qualora il richiedente abbia un Icef non superiore a 0,45; sono invece pari al 40% della spesa ammessa con Icef superiore a 0,45;
i contributi relativi ai danni ad arredi ed elettrodomestici principali sono pari all’80% della spesa ammessa (con i limiti visti sopra).
Indennizzi per le attività agricole
Possono beneficiare dei contributi le aziende agricole che hanno una sede operativa in Provincia di Trento per danni causati da calamità a immobili, attrezzature, macchinari, scorte vive e mezzi di produzione, nonché per perdite di reddito dovute alla distruzione completa o parziale della produzione agricola situati in Trentino.
Il risarcimento riguarda:
danni materiali ad attivi quali immobili, attrezzature, macchinari, scorte e mezzi di produzione;
mancato reddito dovuto alla perdita della produzione dell’annata 2020.
L’importo minimo della spesa ammissibile a risarcimento per ciascuna domanda, è di 2.000 euro Iva esclusa, l’indennizzo complessivamente concedibile non può superare i 200.000 euro. Per ogni beneficiario e per ogni bando è possibile la presentazione di una sola domanda di aiuto. Gli indennizzi previsti dai presenti criteri non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse da amministrazioni o da enti pubblici per i medesimi beni e per le medesime finalità.
Fa parte della spesa ammissibile a risarcimento anche il costo della perizia di stima relativa al danno subito a seguito della calamità.
La percentuale di contributo è prevista nel 75% della spesa ammissibile, ridotta al 60% nel caso in cui il bene, la produzione agricola o i mezzi di produzione non siano assicurati. Nel caso in cui le iniziative oggetto di danno per le quali viene richiesto l’indennizzo siano assicurate, è necessario procedere alla detrazione dei pagamenti nell’ambito delle polizze assicurative.
Le domande vanno presentate dal 15 novembre 2020 al 15 gennaio 2021, redatte in conformità alla modulistica predisposta dalla struttura competente in materia di agricoltura e disponibile sul sito della Provincia, esclusivamente attraverso Posta elettronica certificata (PEC) preferibilmente all’indirizzo dell’ufficio agricolo periferico competente per zona.
Per l’Alto Garda i Comuni interessati sono Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago Torbole, Riva del Garda, Tenno.
Questi gli altri: Andalo, Bleggio Superiore, Bocenago, Borgo Lares, Caderzone Terme, Carisolo,Cavedine, Comano Terme, Fiavè, Giustino, Madruzzo, Massimeno, Molveno, Pelugo, Pinzolo, Porte di Rendena, San Lorenzo Dorsino, Sella Giudicarie, Spiazzo, Stenico, Strembo, Tione di Trento, Tre Ville, Vallelaghi, Bresimo, Caldes, Cavizzana, Cis, Commezzadura, Croviana, Dimaro Folgarida, Livo, Malè, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Pinzolo, Rabbi, Rumo, Terzolas, Vermiglio.