Coronavirus: i risultati dei test sierologici nei cinque Comuni trentini più colpiti

Redazione04/07/20204min
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Per sconfiggere il Coronavirus bisogna avere il coraggio di guardarlo in faccia e in piena luce. È questo il vero significato della speciale campagna di somministrazione di test sierologici conclusa il 15 maggio scorso nei cinque Comuni trentini maggiormente colpiti dal virus (Borgo Chiese, Campitello di Fassa, Canazei, Pieve di Bono-Prezzo e Vermiglio).
Va detto subito che gli ultimi screening con tampone mostrano in quelle zone una situazione assolutamente sotto controllo, con un solo caso su mille abitanti. Ma la fotografia che si è voluta scattare in un preciso momento (i primi 10 giorni di maggio) mentre la tempesta era in corso, mostra il vero volto di questo virus, che circola rapidamente tra gli individui senza che nessuno se ne accorga.
Il progetto di sorveglianza attiva è stato avviato dall’Apss in accordo con la Provincia autonoma di Trento e la supervisione dell’Istituto superiore di sanità, che si è occupato di analizzare i campioni raccolti. Attraverso il prelievo del sangue è stato possibile rilevare l’eventuale contatto con il virus Sars-CoV2. L’adesione della popolazione è stata volontaria, ma il responso è stato altissimo: l’85% infatti ha accettato. A chi ha avuto sintomi riconducibili al Covid-19 è stato fatto anche il tampone nasofaringeo.
Lo studio, su circa 6100 sieri, ha permesso di stimare la presenza di anticorpi IgG anti Covid-19 nel 23% della popolazione residente nell’area coinvolta nell’indagine.
Come spiegato in più occasioni, i test non danno una «patente di immunità» al Covid-19, ma forniscono dati epidemiologici importanti per ricostruire a posteriori l’andamento del contagio e capirne meglio l’evoluzione futura.
Tra febbraio e marzo 2020 si è assistito alla diffusione dell’infezione anche in Trentino. I comuni di confine tra Trentino e Lombardia e tra Trentino e Val Gardena sono stati messi sotto pressione dalla diffusione massiccia del virus in Lombardia e in Val Gardena registrando purtroppo un elevato numero di casi.
In particolare, 5 località hanno riportato un’alta incidenza di casi COVID-19 (calcolata come percentuale di tamponi positivi rispetto al numero di abitanti al 31 marzo): Borgo Chiese 2,8%, Campitello di Fassa 3,2%, Canazei 3,3%, Pieve di Bono-Prezzo 2,2% e Vermiglio 2,6%.
Al fine di valutare la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 nei cinque comuni della Provincia autonoma di Trento con la più alta incidenza di casi COVID-19, è stato condotto uno studio di sieroprevalenza per stimare la percentuale di individui positivi all’anticorpo anti-SARS-CoV-2. È stata anche studiata l’associazione di positività anticorpale con sintomi auto-riportati e trasmissione secondaria a contatti ravvicinati di casi COVID-19. In particolare, lo studio si propone di stimare la presenza di anticorpi anti SARS-CoV-2 nella popolazione di tutte le età ad eccezione dei bambini sotto i 10 anni nell’intera area coinvolta, per Comune, per età e per sesso. Obiettivo secondario: testare, in un campione di popolazione, la concordanza dei risultati sierologici con quelli molecolari effettuati sui tamponi di pazienti con sintomi. Infine, la possibilità di effettuare un secondo prelievo a distanza di tempo permetterà di effettuare delle valutazioni relativamente alla cinetica degli anticorpi contro SARS-CoV-2.
Percentuale di anticorpi IgG riscontrata
In particolare si è rilevata una percentuale di positività del 27,73% a Canazei, del 24,7% a Campitello di Fassa, del 23,61% a Vermiglio, del 20,97% a Borgo Chiese, del 17,81% a Pieve di Bono-Prezzo. Le analisi statistiche attualmente in corso permetteranno di correlare il dato sierologico con sintomatologia, positività al tampone molecolare, eventuale presenza di cluster localizzati.

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