Coronavirus 24-3-2020: 15 decessi e altri 214 casi positivi in Trentino
Dopo la leggera flessione dei giorni scorsi, oggi il numero di contagiati per il coronavirus in Trentino ha fatto registrare un nuovo balzo in avanti: sono infatti 214 i casi positivi, ma è una cifra che va interpretata. A fronte di 79 guarigioni si registrano purtroppo 15 nuovi decessi.
“Le notizie di oggi sono molto tristi – ha esordito il presidente Fugatti -, il numero dei decessi è infatti elevato, 15 persone sono morte per coronavirus. Per questo vorrei richiamarvi ancora una volta al rispetto delle regole, dobbiamo fare tutto il possibile per arginare il contagio. Vi è però un dato su cui riflettere: il numero di contagiati con tampone è costantemente in calo, oggi sono infatti 78: bisogna precisare – ha proseguito Fugatti – che questo è il dato epidemiologico che tutte le altre regioni prendono come riferimento. Nei giorni scorsi era molto più alto, oggi si è quasi dimezzato rispetto ai positivi non tamponati, che sono 136, per un totale appunto di 214 nuovi contagiati”.
“Oggi ho incontrato il mondo della cooperazione – ha detto Fugatti – il nostro obiettivo è fare un intervento ad hoc per calmierare i prezzi e valorizzare il made in Trentino. L’appello che vi rivolto è quello di andare nel negozio più vicino, nei multi servizi dei piccoli centri e di comprare prodotti trentini”.
L’assessore Segnana ha voluto unirsi ai ringraziamenti del presidente e quindi ha ripercorso i dati evidenziando come vi siano “214 positivi per un totale complessivo di 1824 contagiati; di questi 980 sono a domicilio, 352 presso le Rsa e 49 in terapia intensiva, 308 i ricoverati, 79 le persone guarite e 56 decessi complessivi”.
Il direttore Bordon ha fatto il punto sulla sperimentazione di nuovi farmaci, ricordando come il Trentino ha chiesto di essere inserito nel circuito dei soggetti che possono attuare la sperimentazione. “Attualmente stiamo utilizzando il Tocilizumab secondo il protocollo Aifa, abbiamo chiesto ad Aifa di iniziare anche con Avigam, e dovremmo partire a breve, come pure per Remdesivir”. Sui numeri invece di contagio del personale di Azienda sanitaria vi sono “80 dipendenti su un totale di 8500 complessivi, di cui 7 medici, 59 infermieri e Oss, 14 altri profili amministrativi e tecnici, di questi solo 5 sono ricoverati”. Quanto ai posti letto per l’emergenza ha ricordato: “Siamo partiti con 200-250 posti, oggi ne sono attivi circa 480. Infine ha detto che la maggior parte dei trentini positivi al coronavirus sono a casa: “Ci sono circa 1000 persone a domicilio, alle quali dobbiamo aggiungere poi quelli nelle Rsa”.
Il dottor Ferro ha evidenziato come il picco dell’epidemia dovrebbe essere stato raggiunto, anche se “il numero di casi scenderà lentamente”, ricordando come sia necessario “alzare il livello di guardia sulle sindrome influenzali”. E’ proprio in questi termini che va letto il dato odierno: “Abbiamo iniziato un’altra fase, che è quella del controllo delle sindromi influenzali anche con il medico di famiglia. Il dato dei tamponi non è più correlabile, per i prossimi giorni vanno quindi considerati solo il numero dei tamponi positivi.
Al dottor Nava il compito di spostare l’attenzione sui casi nelle Rsa che “nonostante siano in aumento, si assiste ad una curva sempre meno verticale”. In totale vi sono 376 casi, l’aumento odierno è di 31, i decessi sono stati 3. E a questo proposito una precisazione: “Se prendiamo la mortalità dello scorso anno nello stesso periodo di quello attuale vediamo che non si discosta molto e lo scartamento è solo di pochi numeri”.