Continue frane dal Monte Brione alla Grotta di Arco
Continue scariche di sassi che terminano nei giardini privati delle abitazioni o sulla strada che attraversa la località Grotta di Arco sono oggetto di preoccupazione da parte della Amministrazione Comunale. Già tempo fa si era evidenziato come un pilastro di roccia, sovrastante gli insediamenti abitativi della borgata confinante con quella di S. Alessandro a Riva del Garda, fosse oggetto di distacchi continui di massi, ma pensare di realizzare un vallo tomo protettivo in quella zona è, purtroppo, impresa difficile se non impossibile. Per questo l’attuale amministrazione comunale arcense ha in previsione un intervento d’emergenza volto a contenere i distacchi e cercare di mettere in sicurezza quel pezzo di versante che guarda a nord, intervento che però dovrà essere certamente reso più “corposo” dalla prossima amministrazione che occuperà lo scranno della città delle palme. Lo ha detto l’assessore Stefano Miori nel consiglio comunale dei giorni scorsi, in risposta all’interrogazione della consigliera Lorenza Colò in sede di question time. Sul versante ad est il vallo tomo è un’opera realizzabile, sul tratto che guarda a nord, invece, con le pendici molto più scoscese è impensabile pensare ad un intervento simile. Ci sono le reti di protezione che reggono bene ma c’è un pilastro di roccia che preoccupa, e molto, anche il geologo che ha eseguito i rilievi. Dunque qui va fatto l’intervento urgente – ha detto l’assessore – poi sarà necessario pensare a rimettere mano al sistema di reti protettive al fine di rinforzare tutto il sistema di contenimento della roccia in caso di distacco. Anche perché se in sede di Variante 15 in zona è previsto un parcheggio è chiaro che prima di tutto va vagliata la sicurezza, dei residenti ovviamente in primis e dei loro beni, e poi di chi transita o lascerà l’auto.