Congresso SIAARTI a Riva: nuove tecnologie per la salvaguardia della vita
Si è concluso al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda il XXII Congresso Nazionale dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative con un riscontro assai positivo da parte di aderenti e organizzatori. Sono stati circa 500 i professionisti, provenienti da tutta Italia, che hanno potuto perfezionare e discutere un argomento di riscontro quotidiano nella pratica clinica del dolore. Il tema è stato trattato in tutte le sue declinazioni dai massimi esperti nazionali nel campo del dolore acuto e cronico, delle tecniche interventistiche e delle cure palliative. L’importanza di tale argomento è motivata dalla prevalenza sempre più ampia del dolore e delle sue ricadute sull’attività quotidiana e lavorativa che riguarda, secondo i più recenti dati ISTAT, oltre 20 milioni di italiani causando una grave disabilità in più di 3 milioni di persone in Italia.
“Gli anestesisti-rianimatori sono un punto di riferimento del cittadino/paziente – ha affermato il Presidente di SIAARTI Antonino Giarratano – che ha il diritto di vedere trattato il proprio dolore e sono punto di riferimento delle nuove generazioni di Medici che diagnosticano e trattano le sindromi dolorose più complesse. L’appuntamento annuale dell’Area culturale dolore di SIAARTI mira a mettere assieme pazienti e medici affinché la politica sanitaria adegui e finalizzi i percorsi diagnostico terapeutici in modo uniforme sul territorio nazionale”.
In particolare, si sono affrontati temi come la modalità di codifica delle prestazioni e progetti di sviluppo futuri nel nostro Paese, lezioni pratiche sul dolore nel paziente oncologico, sulle “simultaneous care” e sui bisogni insoddisfatti dei pazienti affetti da tumore, esposti dal Presidente Nazionale della Società Scientifica di Cure Palliative Gino Gobber e da alcuni suoi colleghi qualificati.
Il Congresso si è poi concluso con la discussione sulle innovazioni tecnologiche più recenti, quali quelle basate sull’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, che stanno trovando applicazione anche nella medicina del dolore, e che hanno goduto di un’ampia quanto frequentata area espositiva.