Comune di Arco e PNRR, si all’Arboreto, no a villa Angerer
Le casse dello Stato italiano (meglio, dell’Unione Europea) finanzieranno molte opere grazie al Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed anche il Comune di Arco ne beneficerà. Ma nel lungo elenco non c’è Villa Angerer, quel gioiello che giace abbandonato da mezzo secolo e immerso in un parco altrettanto abbandonato, nonostante ogni tanto riceva qualche “attenzione” ma che, purtroppo alla luce di quanto deciso dal Governo se ne starà lì ancora per molti anni in abbandono.
I finanziamenti sono stati concessi per il secondo lotto dell’Arboreto, che prevede le nuove serre, poi il nuovo Climbing Stadium, sede del Centro Federale dell’arrampicata, il nuovo arredo urbano arcense e la riqualificazione delle periferie della Moletta, Grotta e Bolognano con la rotonda che da S. Giorgio (zona Arcese per capirci) arriva fino al Linfano. Il tutto per circa otto milioni di Euro.
Villa Angerer, invecee, se ne starà lì ancora per un bel pezzo nonostante la provincia di Trento, proprietaria del compendio, avesse presentato un progetto di riqualificazione del parco, progetto che l’amministrazione comunale era pronta, comunque, a finanziare grazie all’avanzo di bilancio, sarà ora sarà destinato a salire. Ma la strada che l’amministrazione sta perseguendo, nonostante la burocrazia rallenti le opere, è chiara e ben precisa: l’ufficio tecnico sta lavorando al fine di non perdere i finanziamenti, tuttavia senza sovraccaricare il personale con altre opere complesse da seguire.
Arboreto in prima fila, dunque, con la catalogazione di tutte le specie presenti, base dalla quale partire per ogni progetto che “coinvolga” strutture didattiche, informative, turistiche. Dovrà essere un luogo di “conservazione” delle specie, di servizi educativi, ricreativi e di promozione pubblici, senza tralasciare la funzione forse più importante di tutto, ovvero quella culturale.