“Casa Mia” e “Città di Riva”, possibile fusione?

Claudio Chiarani21/11/20232min
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Un progetto che metterà in primo piano, anche se oggi non è che sia relegato in un angolo, anzi tutt’altro, la famiglia e le sue necessità. È quello di fondere in un’unica azienda il “Casa Mia” e il “Città di Riva”, ossia le due realtà di Riva che si occupano degli ospiti con necessità sociali in un’unica realtà consolidata. Consolidata dall’attuale e potenziata nell’offerta che, se il progetto di cui si è appena iniziato a parlare si trasformerà in realtà nei prossimi anni. Da zero a 99 anni. È quanto prevede il progetto di fusione di entrambe le realtà che, da anni, si occupano sul territorio di servizi sociali alle persone, con ben quasi trecento dipendenti per un fatturato che supera i dieci milioni di euro. Mettendo nel “pacchetto”, inoltre, un discreto patrimonio immobiliare che vale anche di più della cifra qui esposta. Una lettera d’intenti in questa direzione, ossia volta a creare in un futuro prossimo un’unica azienda pubblica, è stata inviata all’amministrazione comunale che ha accolto favorevolmente l’intento presentato dai due Consigli d’amministrazione delle due distinte (per ora) realtà sociali.
Un intento volto alla creazione di una realtà che sarebbe esempio anche per altre, una scelta condivisa dalla presidente del Casa Mia Maria Cristina Rizzonelli e da quello del Città di Riva Lucio Matteotti, laddove la società si sta evolvendo continuamente verso il miglioramento della qualità della vita di tutte le fasce d’età, un miglioramento che, spesso, le sole famiglie non riescono ad assolvere in autonomia. Un cammino che non sarà facile, è stato detto nel presentare il progetto, ma che tuttavia si prepara per le sfide sociali future.

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