Associazione “Pinter”: “Il Museo Alto Garda esca dal limbo”
In merito al dibattito in corso sulla presidenza da assegnare al “Museo Alto Garda” (MAG), che vede in pole position il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi, interviene l’associazione culturale “Riccardo Pinter”. Nella nota il presidente Graziano Riccadonna auspica un maggiore coinvolgimento delle Associazioni territoriali nelle scelte e critica la gestione degli ultimi anni.
“Il MAG rappresenta sicuramente l’elemento centrale dal punto di vista culturale del territorio altogardesano – scrive Riccadonna – e come tale va trattato con il più ampio coinvolgimento della cittadinanza e delle Associazioni culturali. Nato negli anni Duemila come erede dell’antico Museo Civico di Riva del Garda (nato nel 1884), da cui eredita gran parte della struttura, si allarga all’intero territorio altogardesano grazie alla condivisione con il comune di Arco, occupandosi principalmente quindi della gestione espositiva della Rocca di Riva del Garda e nelle altre sedi del territorio. Le prime attività del MAG ad Arco risalgono al 2011, mentre nel 2015 nasce il progetto “Segantini e Arco”. A partire dal nome – prosegue il Presidente della Associazione rivana – il Museo Alto Garda dovrebbe divenire la punta di diamante della cultura altogardesana, dopo il suo lungo iter di preparazione.
Purtroppo dopo il varo del Museo Alto Garda come istituzione (2015) tutto è rimasto nel limbo delle buone intenzioni, mancando ogni tentativo di coinvolgimento di cittadini e Associazioni culturali in un dibattito circa il ruolo e le funzioni di tale importante ente. In questo senso raccogliamo l’appello dell’ex sindaco di Arco Ruggero Morandi e dell’assessore Guido Trebo chiedendo un dibattito preliminare a qualsiasi altro passo, compresa la scelta della presidenza e comitato di gestione, sulla struttura e le sue finalità, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni culturali e quanti hanno a cuore la cultura altogardesana.
L’identità del nostro territorio – conclude Riccadonna – con la sua storia, le sue vicende, la sua arte, la peculiarità della sua gente, dovrebbe essere al centro della mission del futuro MAG, superando le attuali sterili polemiche e ristretti punti di vista. Pensiamo che sia giunto il momento di un colpo di reni per cogliere questa straordinaria occasione per la cultura dell’Alto Garda, mettendo in atto tutte le convenzioni museali che rendono possibile un vero salto di qualità. L’associazione Riccardo Pinter-Amici del Museo è pronta a fare la sua parte”.