ARTIGIANI IN PISTA AD ARCO CON LO “ZUCCHINO D’ORO”
Dici artigiani e subito pensi “li chiami e non arrivano mai”, ma la realtà dei fatti è che quando hai bisogno loro corrono e ti risolvono il problema. A Carnevale, però, gli Artigiani della Busa corrono per altri motivi legati alla solidarietà e beneficenza. È quello che da anni fanno a carnevale travestendosi, anno dopo anno per divertirsi e divertire con le più improbabili coreografie legate al mondo della danza. Quest’anno il “Gran ballo degli artigiani” ha divertito ancora, se mai ve ne fosse bisogno, quanti hanno assistito nel salone del Casinò di Arco alle performance di ben 18 di loro travestiti da piccoli cantanti che si dovevano esibire allo “Zucchino d’oro”, goliardica parodia dello Zecchino d’Oro nazionale. Guidati dalla presidente Daniela Bartamini gli artigiani hanno centrato l’obiettivo di far ridere esibendosi nei testi de “Il coccodrillo come fa”, “Il caffè della Bepina” e un altro indiscusso successo nazionale come “Le tagliatelle di nonna Pina”. Duecento le persone che hanno preso parte all’evento che Ilos Parisi, da sempre gran “cerimoniere” del carnevale degli artigiani ha sapientemente portato a termine in qualità di direttore di ballo, mentre Andrea Pontalti ha diretto le coreografie e Carla Calzà si è occupato dei costumi. Costumi “semplici” se vogliamo, una tovaglia a quadretti con papillon blu che, grazie anche all’aiuto di Maria Corraini sono stati indossati dagli aspiranti cantanti “in erba”. Ecco, dunque, i magnifici 18 interpreti del ballo: Bruno Apolloni, Marco Corraini, Gianluigi Mattei, Silvano Zanoni, Roberto Fruner, Max Amistadi, Ivo Adami, Giordano Maroni, Marco Bresciani, Paolo Moretti, Ilos Parisi, Ivo Amistadi, Graziano Rigotti, Celeste Boeri, Giovanni Rigatti, Matteo Bresciani, Gianluigi Mattei e Renato Corraini. Il 14 marzo il direttivo deciderà l’utilizzo dei fondi raccolti durante la serata, denaro destinato a soggetti che operano nel mondo del sociale.