Arco, addio alla maestra Patrizia Pacchera

Redazione19/06/20245min
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Il mondo della cultura altogardesana è in lutto. È morta, all’improvviso, Patrizia Pacchera, “la maestra di molte generazioni”, come la ricordano i colleghi. Aveva 74 anni. Originaria della provincia di Parma, si era sposata con Reginaldo Giuliani, titolare dell’omonimo negozio di calzature in via Segantini e morto nel maggio 2017, ed era madre di Cesare. La maestra Patrizia era molto inserita nel tessuto sociale della città, ma anche fuori regione. Per anni accompagnatrice e presentatrice del Coro Castel di Arco, ma anche di compagnie teatrali e attività che parlavano di storia e tradizioni locali. Faceva parte della associazione culturale “Giacomo Floriani” e si dedicava alla divulgazione della parlata dialettale. Apprezzata insegnante elementare a Varone e Arco, “era stata capace di trasmettere e dare amore ai suoi scolari”, tanto da ricevere il 27 dicembre 2009 dalle mani del Presidente della Repubblica il titolo di Cavaliere al merito.

Non più tardi di venerdì 14 avrebbe dovuto recitare a Dro ad una rappresentazione dialettale ma aveva dato forfait perché non si sentiva bene e si era recata al Pronto Soccorso arcense. Dopo gli accertamenti era stata dimessa con la prescrizione di alcuni farmaci. Nel pomeriggio di martedì 18 il fatale malore mentre era da sola in casa.
Rita Pellegrini, ex maestra ed apprezzata grafologa, componente dell’associazione culturale “Giacomo Floriani”, ha condiviso con Pacchera la passione per l’insegnamento e per il teatro. “Negli anni Ottanta io e Patrizia abbiamo insegnato insieme alla scuola elementare di Varone – racconta – All’epoca si facevano i gruppi opzionali e insieme abbiamo coinvolto alcuni ragazzi che erano appassionati di teatro. Abbiamo messo in scena il musical “Sette spose per sette fratelli”, con le musiche originali all’oratorio di Riva. Era stato uno spettacolo molto apprezzato all’epoca. Poi ha chiesto trasferimento, è andata ad insegnare ad Arco e ci siamo un po’ perse di vista. Era una persona unica”.
Pacchera era molto conosciuta anche a Longarone, nel Bellunese, “perché con i suoi scolari faceva ogni anno ricerche sul Vajont e spesso era invitata a manifestazioni di ricordo”. La sua passione per il teatro l’aveva portata ad entrare nella compagnia filodrammatica di Terlago. In val di Ledro veniva spesso invitata a presentare momenti culturali.
Una delle ultime apparizioni pubbliche ad Arco della maestra Patrizia risale ad aprile scorso, quando aveva presentato la rassegna dedicata alle fisarmoniche al Casinò di Arco.
“L’ho ritrovata dopo 38 anni, quando è entrata all’interno dell’associazione Giacomo Floriani – racconta ancora Rita Pellegrini – In varie occasioni abbiamo recitato le poesie del poeta vernacolo rivano, alla Casa degli Artisti e in altri eventi. Ci siamo ritrovate il 24 maggio scorso alla presentazione del mio ultimo libro, al Pernone, sua ultima uscita, dove ha presentato la serata e il Coro Lago di Tenno”.
Il maestro Leonardo Bresciani è stato suo collega alle scuole elementari di via Nas: “Sono senza parole, sono sconvolto dalla notizia. Ricordo la sua estrema disponibilità nei confronti dei bambini. Il suo ideale era avere la classe tutta per lei. Patrizia aveva una dedizione totale per i giovani scolari. Ho collaborato con lei in diverse situazioni. Era sempre molto, molto attenta alle esigenze dei bambini, il suo impegno primario era quello. Li ha sempre trascinati in scenette, attività di presentazione di eventi natalizi o altre cerimonie. Il suo obiettivo era quello di coinvolgere tutta la classe, rendere protagonisti i ragazzi, dare spazio a tutti, offrire le occasioni con commedie e teatro”. Per il maestro Leonardo “era una collega molto disponibile nei confronti dei colleghi, aveva un rapporto sereno con tutti, sempre. Con Patrizia era sempre un costruire insieme qualcosa di nuovo, era coinvolgente in ogni proposta, con il suo entusiasmo. Quando c’era da dare, Patrizia era sempre in prima linea”.

(nelle foto Patrizia Pacchera durante le sue presentazioni o recite con la Associazione “G.Floriani”, in gruppo con gli amici appassionati di dialetto e la sua ultima apparizione in pubblico alla presentazione del libro di Rita Pellegrini)

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