ARCENSE CONDANNATO PER AVER MESSO IN VENDITA DOCUMENTI ANTICHI
Va subito detto che la “condanna” è stata a 15 giorni di reclusione e la multa quantificata in 50 euro e quindi il “reato”, se così si può chiamare, è di quelli che passano decisamente senza “pesare” sulla fedina penale. La vicenda risale al 2016: un uomo di Caneve aveva sgomberato una cantina da carte e altro su richiesta del proprietario, poi visti i documenti datati ha pensato che se li avesse messi in vendita online qualche interessato si sarebbe fatto avanti e lui avrebbe potuto ricavare qualche euro dalla vendita. Carte, e libri privi di valore economico significativo va detto, oltre centoventi documenti risalenti da fondi d’archivio degli Usi Civici di un tempo. Un manoscritto in particolare è stato fatto risalire all’antica chiesa di Caneve e datato tra il 1620 e il 1643, poi altri del 1600 e altri del primo Novecento. Mettere in vendita documenti simili è reato, e ad accorgersene è stato un altro arcense che ha informato l’Autorità Giudiziaria. È scattata così la perquisizione dei Nucleo Tutela Patrimonio dei Carabinieri di Udine che hanno sequestrato il tutto. Valore storico immenso, puro valore venale quasi zero. Processo e sentenza immediata con oblazione della multa immediata per una vicenda che si è conclusa senza ulteriori strascichi per l’anziano arcense.