Anche a Dro una Rsa di transito per gli ospiti anziani

Claudio Chiarani13/05/20202min
molino dro

Giancarlo Ruscitti, dirigente del dipartimento provinciale salute e politiche sociali, ha dato il via a fine marzo scorso al progetto che possa garantire un accesso sicuro per gli anziani nelle strutture protette del Trentino, regolato dalle nuove disposizioni in materia dovute all’emergenza sanitaria ancora in atto. Luoghi con posti letto disponibili come Volano, 16, Ala con 11 e Dro con 22 nella parte non più utilizzata della residenza Molino dove trascorrere il tempo necessario alla loro quarantena prima di entrare nelle strutture destinate a loro in totale sicurezza. A Dro nei giorni scorsi c’è stata la seconda visita del gruppo che compone la task force provinciale, accompagnata dalla presidente della Residenza Molino di Dro Carla Ischia. Una visita che aveva lo scopo di trovare una risposta in fatto di tempistica e, soprattutto, fondi da destinare allo scopo quantificati in circa 40/50 mila euro con cui affrescare e adeguare le stanze al secondo e terzo piano dell’edificio. Ogni ospite sarà alloggiato in una stanza singola, ciascuna dotata di servizi igienici personali con tempistica che prevede il termine degli adeguamenti per fine giugno contemporaneamente all’ingresso di primi ospiti. Fermo restando che la valutazione della priorità degli ospiti sarà fatta dall’Unità Valutativa multidisciplinare in base alle domande presentate, rimane da chiarire il ruolo e quale personale sociosanitario si dovrà occupare di loro, ossia da quale Apsp dovrà essere assicurato. Aspetti tecnici che si stanno chiarendo proprio in questi giorni, così come le modalità di gestione delle strutture di “transito”. Importante era, comunque, assicurare la disponibilità davanti all’emergenza sanitaria, in particolare per Dro quella di 22 stanze che non erano più state utilizzate in ambito Rsa Al Molino. Un progetto di riconversione che in futuro potrà dare altre risposte ai residenti come ambulatori, spazi per anziani e famiglie e confermato, come ha detto il sindaco Vittorio Fravezzi quale polo sanitario in contratto di comodato gratuito siglato con l’Apsp Residenza Molino, in attesa però dei necessari finanziamenti provinciali.

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