A Villa Tempesta di Torbole 30 suite a 5 stelle?
Farà certamente discutere il progetto “Villa Tempesta 2020” che l’imprenditore altoatesino Stuffer ha pubblicamente presentato alla stampa. Un progetto che, nelle loro intenzioni, porterà ad una totale riqualificazione del compendio che fino a quattro anni fa era di proprietà del dottor Bruno Grosselli. Aperta nel 1957 dalla famiglia Grosselli, egli ha ceduto la proprietà al 31 dicembre 2014 alla famiglia Stuffer che possiede la villa adiacente al compendio alberghiero e recentemente ha acquistato un altro edificio poco distante, anche questo adibito a struttura ricettiva. Il progetto prevede l’aumento delle stanze, da 15 a 30 per una capacità di posti letto da 25 a 60, aumento che prevede anche l’incremento della forza lavorativa dagli attuali otto dipendenti ad almeno una quarantina. Il tutto puntando sulla qualità dell’offerta globale. Va da sé che un compendio in quel luogo, forse uno dei più belli dell’intero lago di Garda trentino (e non solo) sarebbe certamente molto ricercato da facoltosi clienti in cerca di relax e tranquillità, in suite dedicate e un’offerta di servizi tra cui, ovviamente, un servizio wellness d’ultima generazione. Di contro il fatto che in quel luogo, dove tra l’altro insistono altre abitazioni private più a sud verso Malcesine, ma concentrate in meno di cinquecento metri di strada gardesana, aumentare i volumi non è facile. La stessa famiglia Grosselli l’aveva chiesto in passato, ma le è sempre stato negato. Ora i tempi sono cambiati, la sostenibilità e la ricerca dell’offerta di qualità sono gli imperativi dell’ospitalità, e un cinque stelle che s’affaccia a picco sul lago è decisamente un’offerta molto accattivante. La “parola” spetta ora alle normative urbanistiche provinciale e comunale. Il raddoppio delle stanze, però, un qualche dubbio lo instilla e allora senza questi presupposti, dicono gli Stuffer, non ci sono i presupposti per la realizzazione.