La Sacra Famiglia entra nell’orbita “Guarnati”

L’accordo preliminare per il passaggio dell’istituto Sacra Famiglia di via Nas alla casa di cura Villa Regina sarebbe già stato firmato. Questo, a meno di smentite, è quanto si vocifera negli ambienti dei poli sanitari assistenziali arcensi, e che sancirebbe l’ingresso della società «Luigi Guarnati srl», proprietaria di Villa Regina, a pieno titolo nella gestione della casa di cura privata Sacra Famiglia. I Beati Giuseppe Nascimbeni e Madre Maria Domenica Mantovani, dunque, fondatori della casa di cura gestita oggi dalle Piccole Suore della Sacra Famiglia e che affidarono a loro la prosecuzione delle opere di carità nel loro testamento spirituale alla morte, assistono ad un passaggio quasi epocale. Meramente espresso in “vil denaro”, un’operazione che si stima attestarsi attorno agli otto/dieci milioni di euro. Operazione che i dipendenti dalla casa di cura avrebbero saputo essere in atto da qualche tempo, ossia la ricerca di un acquirente che possa continuare il lavoro di cura e assistenza verso gli anziani. Tra le motivazioni della cessione c’è sicuramente la difficoltà nel proseguire l’opera in questi tempi di pandemia, situazione sanitaria che, di fatto, ha dimezzato la capacità d’accoglienza degli ospiti, nonostante nel 2019 i ricavi della Sacra Famiglia siano stati di circa 11 milioni di euro, ma abbiano subito una drastica diminuzione l’anno appena passato con un crollo delle entrate pari ad oltre il 35% in meno (35,44%) e solamente rapportato ai mesi di marzo e aprile. Da qui la decisione di aumentare il capitale sociale portandolo dai 400 mila agli attuali 900 mila euro, oltre al “lancio” di un “mini bond” di 1,2 milioni di euro a scopo di aumentare la liquidità della società, proprio per cercare di far fronte alla pandemia e ai problemi da essa causati. La sacra Famiglia di via Nas, istituita in quella che fu l’antica villa Montenegro, nata allo scopo di dare assistenza alle suore malate di tubercolosi, dunque, sta per entrare nell’orbita della “Luigi Guarnati srl” portando in dote una sessantina di posti letto.