Cristina Santi, neosindaco di Riva: “Per prima cosa il turismo”
“Abbiamo portato a termine una “battaglia” dura – queste le prime dichiarazioni della nuova Sindaco di Riva del Garda Cristina Santi prima ancora di entrare a Palazzo Pretorio – ma la squadra coesa e compatta ha permesso che noi si sia arrivati alla vittoria finale”. Un risultato, ricordiamolo, portato a casa per soli 140 voti di differenza, ossia la vittoria col 50,98% contro il 49,02%. In pratica 3.643 della Santi contro i 3.503 di Mosaner. 7.146 sono stati i voti validi, 141 quelli ritenuti non validi allo spoglio delle schede, 52 le schede bianche. L’apparentamento con la coalizione di Malfer, dunque, alla fine ha pagato. Per pochi voti visto che ne mancano, rispetto al primo turno, circa 1.700. “Sì – concorda la neosindaco – questo ci consentirà di governare bene e con un fronte più ampio. Progetti? Prima di tutto il turismo, con la speranza che il virus ci lasci per così dire in pace. Qualora i numeri del Covid dovessero peggiorare sarà quella la priorità da affrontare. Ieri si è chiusa una campagna elettorale in cui i toni si sono alzati verso gli ultimi giorni, sinceramente non me l’aspettavo, però sono convinta che troveremo equilibri più consoni nell’immediato futuro”. Sul “piatto” rivano in ballo ci sono tante cose, prima fra tutti il “destino” dell’area ex Cattoi, oggi di proprietà privata, com’è noto, poi anche la ex Colonia Miralago e, soprattutto le sfide sulla mobilità alternativa tra cui l’annoso collegamento con l’asta della Vallagarina e l’autostrada del Brennero, cui il realizzando tunnel del Cretaccio (la Loppio – Busa) apporterà poco o nulla di cambiamento.