Dal 15 giugno possibili le visite alle Case di Riposo dell’Alto Garda e Ledro
Lunedì 15 giugno le quattro Residenze Sanitarie Assistenziali dell’Alto Garda e Ledro, le RSA per capirci, potranno riaprire alle visite dei parenti, ma attenendosi alle norme comportamentali legate al post emergenza sanitaria. Dopo tre mesi di “sacrifici”, di videochiamate per vedere e sentire i propri cari ricoverati, dopo le diatribe e le morti oggi si conoscono le linee guida per poter tornare a vedere di persona i familiari ricoverati. Linee guida notificate ai presidenti delle strutture di Riva, Ledro, Dro ed Arco dalla Provincia di Trento, con i primi ingressi dei parenti possibili forse già da lunedì stesso o, più probabile da mercoledì 17 anche se contingentati. I presidenti contatteranno telefonicamente i parenti per organizzare le visite, da un minimo di otto ad un massimo di dieci al giorno e dal tempo che potrà essere concesso per ciascuna visita. I familiari fanno sapere dalla Apsp Città di Riva dovranno firmare un’autocertificazione, sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea con termo scanner e indossare mascherina e guanti a protezione. In Fondazione ad Arco le visite saranno organizzate in una sala interna apposita, accesso da via Capitelli senza passare per la struttura principale. Nella sala ci saranno pannelli in plexiglas a dividere ospiti e parenti, ma sarà fornito un microfono per potersi parlare, sempre alla presenza di un operatore interno. Anche a Ledro alla “Giacomo Cis”, finalmente, si vede un raggio di sole per i trenta ospiti attuali, mentre alla “Molino” di Dro (44 ospiti attualmente) dove si è pensato di mettere a disposizione l’ampio giardino per gli incontri tra i familiari.