Per i residenti nel Garda trentino via ai test sierologici
Non piace molto l’iniziativa del Governo cui i residenti di un territorio, scelti a caso tra la popolazione, debbano sottoporsi ai test sierologici per capire meglio come si è diffuso il virus Sars Cov-2 che ha innescato la malattia Coronavirus o Covid 19. Anche nel Garda trentino l’umore è lo stesso, ossia che sottoporsi ai test necessari non sia affatto entusiasmante. L’iniziativa è scattata venerdì 29 maggio anche in Trentino, ne sono interessati diversi comuni tra i quali Arco, Riva e Nago Torbole. Per Riva del Garda è l’Azienda Sanitaria Provinciale che se ne occuperà in modo diretto grazie al proprio personale medico e infermieristico, con prelievi diretti ai cittadini interessati che sono stati contattati dall’Ista nei giorni scorsi telefonicamente per prendere appuntamento dopo un breve test telefonico. Poi saranno effettuati tamponi direttamente da Trento laddove il contagio ha fatto registrare casi con più del 2% della popolazione coinvolta. Per la città delle palme, invece, saranno i volontari della Croce Rossa Italiana ad occuparsene. Saranno eseguiti prelievi di campioni di sangue presso la sede di Caneve, ma venerdì si sono presentate solamente undici persone sui trentatré contattati. In 22 hanno declinato l’invito, quasi fosse una “paura” scoprire nel proprio corpo quegli anticorpi sviluppati da ciascuno grazie alle proprie difese immunitarie ma che li obbligherebbe ad una nuova quarantena. Il tre giugno sono chiamati duecento arcensi, quanti risponderanno?