Cartiere Fedrigoni, scatta un altro stop causa coronavirus
Entrambi gli stabilimenti Fedrigoni, quello di Varone e ad Arco, fermano la produzione. La causa? Il mercato che stenta a ripartire a causa delle misure anti-pandemia, protocolli da rispettare ma che rallentano inevitabilmente il lavoro così come lo conoscevamo prima. Dopo il fermo di aprile ecco lo stop dal 23 al 31 maggio per lo stabilimento di Arco, e dal 25 al 29 maggio per Varone, ai quali se ne aggiungeranno altri per il mese di giugno. La direzione ha scritto ai sindacati comunicando l’intenzione di essere costretti a ricorrere alla cassa integrazione guadagni, sempre a causa dell’emergenza Covid 19, una decisione inevitabile dovuta appunto al rallentamento della ripresa del mercato. A Varone “oggetto” della Cassa integrazione saranno 129 dipendenti, ad Arco massimo 174 per il 100% del loro impiego. Per i sindacati un campanello d’allarme per tutto il sistema industriale locale che così facendo rischia una crisi di liquidità. Alan Tancredi della Uilcom-Uil chiede all’assessore provinciale competente Spinelli un “occhio di riguardo” per la zona dell’Alto Garda, avviando un monitoraggio complessivo della situazione volto alla salvaguardia dei lavoratori ma anche delle stesse aziende.