Al via la campagna per la prevenzione cardiovascolare: testimonial Battocletti, Moser e Nones
La prevenzione è la miglior difesa contro le malattie cardiovascolari. Per questo è importante prendersi cura del proprio cuore fin da giovani, con uno stile di vita sano, attività fisica regolare e alimentazione equilibrata. Parte da qui la campagna di prevenzione cardiovascolare «La prevenzione ci sta A cuore», presentata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di intraprendere dei piccoli cambiamenti, che però possono fare la differenza, facendoci sentire meglio oggi e proteggendoci un domani.
Quali? Basta seguire la Regola delle cinque A: Alimentazione, Attività fisica, Attenzione ai fattori di rischio, Assumi la terapia, Attivati nel modo giusto. A supporto della campagna sono scesi in campo anche dei testimonial d’eccezione del mondo sportivo trentino: Nadia Battocletti, Francesco Moser e Franco Nones.
Per «La prevenzione ci sta A cuore» sono stati realizzati diversi materiali (locandine, flyer, spot audio e video), che saranno diffusi e rilanciati in maniera capillare sul territorio (strutture sanitarie Apss, studi medici, farmacie, biblioteche) e attraverso i social e i media locali. Contestualmente saranno organizzate delle serate informative per diffondere la «Regola delle 5 A».
A dare un quadro complessivo sull’incidenza delle malattie cardiovascolari è stato il direttore dell’U.o. di cardiologia Roberto Bonmassari: «Le malattie cardiovascolari come l’infarto miocardico acuto sono in assoluto la prima causa di morte in Italia e in Europa, anche se negli ultimi anni si è registrata una significativa riduzione della mortalità grazie agli importanti progressi terapeutici nella cura (farmacologici, interventistici e chirurgici) e nelle misure di prevenzione. In Europa l’incidenza e la mortalità delle malattie cardiovascolari, pur rimanendo questa la causa principale di mortalità e morbilità nella popolazione, ha presentato un calo costante negli ultimi decenni. In Italia dal 1980 al 2000 vi è stata una diminuzione di più di 40mila decessi e questo decremento è il maggiore determinante dell’allungamento della vita media tra il 1970 e il 2000. Due sono i fattori determinanti di questo importante risultato: i progressi terapeutici e le misure di prevenzione».
«In questo senso – ha spiegato Laura Ferrari – la strategia più efficace di prevenzione delle malattie cardiovascolari è la promozione di uno stile di vita sano, basato sull’attività fisica e la corretta alimentazione, che permettono di mantenere un peso corporeo adeguato, il consumo moderato di alcol e la rinuncia al fumo. Fare prevenzione significa quindi andare ad intervenire sui fattori di rischio “comportamentali”, che accomunano le quattro patologie più frequenti e con maggior impatto in termini di malattia, disabilità e morte: malattie cardiovascolari, tumori, diabete e malattie respiratorie».
A portare una personale e toccante testimonianza è stato Franco Nones, ripercorrendo i momenti dell’arresto cardiaco da cui si è salvato nel 1991 grazie ad un fisico allenato, alla capacità di «ascoltare» il proprio corpo e alla scelta di andare al pronto soccorso e grazie al pronto intervento del personale dell’ospedale di Cavalese «dove lo hanno ripreso per i capelli». Da allora, ha raccontato Nones, la sua vita è fatta di lunghe passeggiate e alimentazione sana. Oltre che di «rispetto dei propri limiti». Una consapevolezza dei propri limiti che ha sottolineato anche Francesco Moser: «Quando salgo in sella oggi sento la differenza nel motore – ha commentato ironicamente – e mi sono abituato ad un approccio diverso e più consapevole all’attività fisica. Ma continuo a farla con convinzione perché è importante per mantenere uno stile di vita sano, insieme ad una dieta equilibrata. Bisogna saper ascoltare i segnali che il nostro corpo ci dà e capire quelli che sono i limiti che il tempo e l’età ci impongono, ma senza per questo dover rinunciare ad una sana attività fisica, dalla bicicletta allo sci».