“Codice Rosso” contro la violenza familiare: convenzione con il Tribunale per i minorenni

Redazione15/08/20243min
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Si estende anche al Tribunale per i minorenni di Trento la collaborazione degli Psicologi dell’Azienda sanitaria a supporto delle Forze dell’ordine e della Magistratura nell’ascolto delle vittime di violenza familiare e di genere. La convenzione tra Apss e le Procure della Repubblica di Trento e Rovereto è stata rinnovata e firmata anche dalla Procura del Tribunale per i minorenni di Trento.
La firma della convenzione è stata l’occasione per fare il punto sull’applicazione del Codice rosso in Trentino, un programma innovativo per livello organizzativo e sistematicità di intervento grazie al quale Apss, assieme alle Procure, è stata pioniera a livello nazionale.

La collaborazione tra Apss e le Procure nasce nel 2019, con l’introduzione della legge 69/2019 «Codice Rosso» che tutela le vittime di violenza familiare o di genere. La Legge prevede che il procuratore della Repubblica acquisisca, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, le informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato il reato. Grazie alla convenzione, Apss mette a disposizione psicologi per affiancare la polizia giudiziaria e il pubblico ministero in questa fase di ascolto. Tra le misure previste dall’accordo, c’è anche la formazione dei professionisti sanitari che diventano di fatto ausiliari di polizia giudiziaria a supporto della magistratura.
Il procuratore della Repubblica di Trento, Sandro Raimondi, nel suo intervento ha ringraziato tutti quelli che hanno contribuito a far crescere negli anni il progetto evidenziando l’unicità della convenzione a livello italiano: «il supporto degli psicologi in un momento così delicato è davvero importante, perché consente di evitare domande sbagliate ed è di grande supporto nell’impostazione della strategie e dell’attività di indagine. I numeri di questi anni ci confermano quando sia strategica la collaborazione quotidiana con Apss».

Ad illustrare i dati di attività è stata Sabina Grigolli dell’Unità operativa di psicologia: «Pur nella difficoltà di riuscire a garantire la presenza dei nostri psicologi tutti i giorni H-24, abbiamo fortemente creduto in questo progetto e i dati ci danno ragione; nei primi sei mesi del 2024 abbiamo avuto 170 richieste di intervento degli psicologi Apss, di cui un terzo sono state per assistenza a minori. Per fine anno ci aspettiamo di arrivare quasi a 400 interventi, che è un bell’incremento rispetto ai 215 ascolti totali del 2023. Per quanto riguarda le tipologie di reato si evidenziano, nel 2023, 59 casi di violenza complessa (sia fisica che sia psicologica), 65 casi di maltrattamento e 43 situazioni di violenza psicologica, seguiti da una ventina di casi di violenza sessuale e assistita (situazioni riguardanti minori). Dobbiamo continuare a stare accanto alle persone vulnerabili. Esserci in questi primi momenti vuol dire fare prevenzione».

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