Ecco il Piano operativo provinciale per l’internazionalizzazione delle imprese
Partendo dal Piano strategico triennale, presentato lo scorso anno, il Piano operativo provinciale per l’internazionalizzazione individua le attività da realizzare nel 2024 per concretizzare alcune delle undici azioni individuate con l’obiettivo di supportare le aziende trentine nei loro percorsi verso i mercati esteri.
Il Piano operativo dà seguito alle 11 azioni individuate dal Piano strategico – di cui 3 di ecosistema e 8 mirate su aziende e settori – che spaziano dalla formazione al supporto nella costruzione di una cultura imprenditoriale volta all’internazionalizzazione, dalle azioni di accompagnamento a fiere alla strutturazione di missioni trasversali ai vari settori con l’obiettivo di rinforzare il concetto di “Sistema economico trentino”.
La Provincia a luglio dell’anno scorso si è dotata di un Piano strategico che indica alcune azioni di cruciale importanza per dare slancio all’export delle imprese, è il commento dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca. È nato dopo mesi di confronto con tutti gli attori territoriali che si occupano di internazionalizzazione e che hanno a cuore il successo del Trentino sui mercati di tutto il mondo. Ora è giunto il momento di raccogliere i frutti di quel lavoro programmatico, realizzando attività concrete da attuare già nel corso di quest’anno. Si tratta di un passo importante per il territorio e le sue aziende, che hanno le carte in regola per esportare all’estero l’eccellenza trentina, sono le conclusioni dell’assessore.
Il Piano operativo, annuale, rappresenta la messa a terra delle 11 azioni del Piano strategico che sono state avviate, o prenderanno il via nei prossimi mesi, dagli attori provinciali per migliorare la propensione all’internazionalizzazione e la preparazione all’export delle imprese del Sistema economico trentino.
Il primo punto riguarda l’istituzione di un Osservatorio, che ha lo scopo di monitorare l’attività di internazionalizzazione delle realtà trentine e fornire analisi aggiornate e approfondimenti su specifici temi individuati dalla Provincia insieme ai membri del Comitato strategico per l’internazionalizzazione.
Segue la creazione di un Framework ESG, che porterà il Trentino a identificarsi in specifici valori e a distinguersi nel panorama internazionale come un territorio attento alla sostenibilità.
Il terzo punto del Piano è dedicato al servizio di International Assessment, che fornisce alle imprese uno screening del grado di internazionalizzazione e le sue peculiari potenzialità sui mercati esteri.
Al punto numero 4 troviamo il Percorso di accompagnamento all’export, che ha l’obiettivo di rispondere a un bisogno trasversale delle aziende, che è quello di poter accedere a programmi di formazione specifica, a prescindere dal settore di appartenenza.
I punti 5, 6 e 7 sono dedicati invece alle competenze dei professionisti (come agenti di commercio, legali, commercialisti), alla promozione di una cultura dell’internazionalizzazione anche attraverso una più stretta collaborazione con l’università e alla diffusione nelle imprese di manager in grado di guidare percorsi di accesso ai mercati esteri.
Il Piano operativo 2024 indica anche attività mirate alla formazione di network internazionali come strumento per agevolare l’accesso a nuove catene di valore e l’accompagnamento delle realtà trentine a eventi e fiere in tutto il mondo (Missioni di Sistema). Importante è anche creare un desk di assistenza tecnica per supportare le imprese nell’accesso a procedure di agevolazione e ad eventuali approfondimenti sugli strumenti finanziari attraverso gli enti dedicati.
Il documento operativo, infine, include indicazioni relative all’export digitale, uno strumento potenzialmente efficace, soprattutto nel caso di piccole e medie imprese, il cui utilizzo va costruito insieme alle categorie.
Parlando invece di numeri, dal report di ISPAT emerge che il Trentino ha margini di miglioramento, con un grado di apertura verso l’internazionalizzazione inferiore rispetto alla media dei territori del Nord-Est. Si registrano comunque segnali incoraggianti, con un valore delle esportazioni pari a oltre 5 miliardi di euro nel 2022 (+15,9% rispetto all’anno precedente). La ricerca sottolinea anche che il 90% delle imprese esportatrici trentine è di dimensione medio-piccola e che la Germania si conferma la destinazione privilegiata dell’export provinciale, seguita da Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Austria.