Settore latte in ripresa, anche la Provincia sosterrà la zootecnia in Trentino
Importanti segnali di ripresa per il settore lattiero-caseario trentino. Lo confermano i numeri di Latte Trento, consorzio cooperativo punto di riferimento per il comparto con 140 dipendenti e 180 soci conferitori. “Il migliore bilancio di sempre”, come è stato definito nell’assemblea annuale all’auditorium di Interbrennero all’interporto, in cui sono stati illustrati i conti 2023.
L’assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali ha evidenziato i numeri positivi di Latte Trento, collegandoli ai segnali favorevoli provenienti da un settore e da un movimento cooperativo che danno prova di voler investire e credere nel lavoro delle aziende zootecniche del territorio trentino. L’assessore ha rinnovato l’attenzione posta all’agricoltura e al comparto zootecnico nella programmazione di legislatura dell’assessorato, in corso di definizione in queste settimane. L’orientamento è confermare la disponibilità della Provincia a ragionare assieme agli operatori sul futuro della zootecnia in Trentino anche considerando le sfide che arrivano a livello europeo.
Questi quindi i numeri illustrati nel corso dell’assemblea dal presidente Renato Costa, dal direttore generale Sergio Paoli, dalla responsabile amministrativa Martina Failoni e dal presidente del collegio sindacale Marco Ghelli. L’azienda ha raggiunto un fatturato di oltre 65 milioni, in crescita del 5% nel 2023 rispetto al 2022, un utile di 110mila euro e un valore delle remunerazioni ai soci pari a 41 milioni di euro, per 53,7 milioni di litri conferiti complessivamente dagli allevatori. Merito soprattutto del buon andamento delle vendite e della strategia di posizionamento dei prodotti, dal latte ai latticini e yogurt passando per formaggi tra cui il Trentingrana, che ha permesso di superare le criticità degli anni scorsi dovute principalmente all’impennata dei costi per energia, materie prime e alimentazione degli animali. Il risultato è stato aiutato dal fatturato di Trevilatte, azienda collegata alla capogruppo, che ha superato i 10 milioni di euro portando il consolidato a oltre 75 milioni.0