Nell’Alto Garda tre branchi di lupi, la Forestale li controlla

Claudio Chiarani25/02/20242min
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Monte Stivo, Tenno e monte Baldo. Tre aree in cui sono presenti altrettanti branchi di lupi che la Forestale terrà monitorati nel corso del 2024. Ma, va subito detto, nessun allarme per chi abita nel Garda trentino perché i lupi preferiscono l’aria della montagna a quella del lago. Come va detto che è comunque opportuno tenere sotto controllo lo spostamento degli esemplari che costituiscono un branco, intesi come nuclei maggiori di due, che si sposta tra il monte Bondone e lo Stivo, un secondo tra l’area del Lomaso e quella del tennese e, infine, un terzo è quello monitorato alle pendici del Baldo. La Forestale ribadisce che non c’è pericolo per l’essere umano, e anche gli esperti interrogati dicono a chiare lettere che il lupo ha paura dell’uomo e lo evita. Certo, una cosa è dirlo e un’altra trovarsi a tu per tu con qualche esemplare, peggio se un branco. I lupi si sono moltiplicati grazie anche alla selvaggina che si trova in abbondanza, e per questo la provincia sta pensando di abbattere gli esemplari in sovrannumero. Operazione che porterebbe i predatori naturali a spostarsi in altre zone laddove non esistono allevamenti o animali al pascolo durante il periodo estivo. Poi c’è la peste suina, assolutamente non dannosa per il genere umano visto che è uno dei “vettori” di diffusione negli animali, altro fattore preso in considerazione proprio perché causa la morte degli animali se contratta. La Forestale monitora e interviene, controlla i resti delle predazioni ma, ripete, nessun pericolo per l’uomo.

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