Variante Urbanistica di Arco, siamo agli inizi

Si chiama variante urbanistica e per la città di Arco segnerà un’altra “rivoluzione.” Ma siamo solo agli inizi, ossia al confronto iniziale nel quale si presenteranno progetti, opere, idee che si dovranno discutere, osservare ed eventualmente modificare. E in commissione urbanistica il dibattito sarà animato. La futura variante al Piano regolatore, dunque, aprirà i suoi “scenari” apertamente dopo che la giunta ne ha già preso visione. Ma per Alessandro Betta, sindaco di Arco, una cosa è certa: questa giunta non la vedrà realizzata, ma la prossima di sicuro sì. Dunque, sarà solamente nel 2025 che la variante potrà assumere i suoi connotati, se non definitivi almeno in buona parte discussi e approvati. Per ora, dunque, esistono solamente “bozze” d’idee come lo stesso assessore Cattoi, referente per l’urbanistica ha aggiunto illustrando alla commissione il tutto. In questa direzione l’amministrazione comunale ha deciso che si farà consigliare dall’Università di Trento e da altri Istituti di ricerca per trovare, capire, conoscere, esplorare altri modelli di sviluppo territoriale al fine di ridisegnare il territorio in cui viviamo. Un territorio le cui criticità sono ben note a chi ci abita, vista la vocazione prevalentemente turistica. Dunque, dalla mobilità sostenibile alle piste ciclabili, dal traffico che in certi periodi dell’anno vive momenti critici elevati, dalla viabilità pur necessaria per cercare di risolverli, insomma da una serie di scelte che vanno fatte ocn lungimiranza e non tanto per “tappare i buchi” e andare avanti. Criticità che devono necessariamente occuparsi anche dei grandi volumi inutilizzati, aree non interconnesse, insomma è stato detto dal primo cittadino andiamo al futuro con lo sguardo all’agenda 2030 al fine di trovare soluzioni ottimali per tutte le nostre criticità”.