Esposto di Alessandro Tonelli: “La chiusura di Forte Alto a Nago crea danno erariale”

Claudio Chiarani28/07/20223min
Ristorante_Forte_Alto nago

 

Alessandro Tonelli, cittadino residente a Nago, ha presentato in data 4 luglio un esposto alla Procura della Corte dei conti del Trentino Alto-Adige per conoscere a integrazione di quanto presentato in data 13 gennaio 2021, in merito al danno erariale quantificato in circa poco meno di mezzo milione di euro per mancata affittanza del Forte Alto e Al Fortino di Nago, non potesse essere evitato. Per la precisione Tonelli afferma che, relativamente al Forte Alto si calcola un danno di circa 400 mila Euro (dal 2018 al 2027), mentre per l’altra struttura comunale, ossia “Al Fortino” si possono aggiungere altri 71.620 euro circa oltre all’IVA di Legge.

Tonelli riassume nell’integrazione gli aggiornamenti sull’esposto presentato a gennaio 2021 che tengono ancora “bloccata” l’assegnazione della gestione di entrambe le strutture, partendo dal periodo in cui lo chef Marcello Franceschi l’aveva gestita per una decina d’anni, periodo conclusosi nel 2020 e dopo il quale l’amministrazione, a seguito di aggiornamenti e sistemazioni strutturali di cui il Forte Alto necessitava, costrinse lo stesso a rescindere il contratto. Una vicenda per la quale ben tre bandi di gara sono andati deserti (aprile, giugno e ottobre 2019) a causa, sostiene nello scritto Tonelli che il “mancato adeguamento alle norme relative agli ambienti di lavoro e alla sicurezza degli ambienti di lavoro alle casse comunali ha portato un mancato introito.” Introito che, per mancanza dei canoni d’affitto pari a quanto richiesto, ossia 35.810 euro (più IVA) per due anni assommano a 71.620 euro (sempre + IVA). Per il Forte Alto, laddove Franceschi aveva portato avanti un progetto di ristorazione, ma va tenuto conto anche della pandemia che negli ultimi due anni ha, di fatto, bloccato qualsiasi iniziativa, stessa sorte più o meno, anche se qui si lega la campagna di scavi che si sta portando avanti a Castel Penede e, di conseguenza, era impossibile (come affermava il sindaco, scrive Tonelli) chiudere una partita che prendesse in esame un percorso “integrato” Forte Alto, scavi di Doss Penede e Castel Penede. Insomma, Tonelli chiede alla Corte dei conti se tutto quanto da lui esposto non abbia causato un danno erariale alle casse comunali, danno imputabile alle azioni volontarie dell’amministrazione in carica. Qualora la Corte dei conti lo ritenesse, Tonelli chiede che il Pubblico Ministero proceda a sensi di Legge nei confronti dei soggetti coinvolti e/o concorrenti individuati e da identificare per il supposto reato e/o per quei diversi ulteriori reati venissero ravvisati a carico degli stessi.

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