Attentati incendiari a tre ripetitori telefonici di Arco
Tre incendi, tutti di natura dolosa, sono stati appiccati la notte ad altrettanti tralicci della telefonia cellulare. Il primo addirittura a Caneve accanto alla caserma dei Vigili del Fuoco di Arco, immediatamente usciti vista la vicinanza al luogo dell’attentato incendiario, ma poi gli uomini del comandante Bonamico sono stati costretti a chiamare a supporto i colleghi di Dro, Riva del Garda e Mori per far fronte al triplo impegno. Ignoti, infatti, oltre al traliccio accanto alla caserma avevano dato fuoco a quello ubicato in zona Circolo San Giorgio in via Cavallo e ad un terzo a Romarzollo, in via Gobbi. Trenta gli uomini impegnati dalle tre di notte alle otto di questa mattina per spegnere le fiamme e mettere le zone in sicurezza, alla presenza dei Carabinieri che assieme al perito del Nucleo dei Vigili del Fuoco di Trento stanno svolgendo in queste ore gli accertamenti di rito nei tre luoghi degli incendi. In particolare se è stato impiegato un qualche tipo di “accelerante” e, visto che i tralicci andati a fuoco sono tre, quante persone potrebbero essere coinvolte nel fatto. All’opera di spegnimento notturna hanno preso parte una trentina di uomini con autobotti, montascale e la speciale piattaforma in dotazione al Corpo dei Vigili del Fuoco di Mori, accorsi a dar man forte ai colleghi.